
Ne esistono davvero di svariati tipi ed alcune sono davvero impensabili, ma generano nella persona delle situazioni di estremo disagio arrivando addirittura agli attacchi di panico veri e propri.
Le più conosciute sono la claustrofobia che è la paura di restare in uno spazio chiuso, l’agorafobia che letteralmente è la paura della piazza e quindi il disagio che si manifesta negli spazi aperti e pieni di gente (pare che ne soffrisse lo scrittore Alessandro Manzoni!), oppure l’aracnofobia che è la paura dei ragni.
Un’altra paura molto diffusa è l’acluofobia che è la fobia del buio (di cui ne soffre gran parte dei bambini), l’anginofobia che è la paura di soffocare, l’aviofobia la paura di volare (che dopo l’attentato dell’11 settembre è aumentata in maniera esponenziale).
La fobie sociali sono quelle che si manifestano a contatto con gli altri e di queste fanno parte l’agorafobia e la sociofobia e generano in chi le prova uno stato ansioso molto forte nel quale il contatto con le altre persone è svelato dalla paura di svelare i propri segreti con la paura che vengano mal interpretati e giudicati.
Per riuscire a determinare la gravità della patologia viene utilizzato un test basato sulla Scala di Liebovitz che serve appunto a quantificare la paura e per trovare una cura adeguata.
Solitamente basta un percorso con uno psicologo per imparare a convivere con queste paure senza dover avere delle reazioni incontrollabili ma facilmente gestibili.