Glaucoma

di Redazione

Il glaucoma si verifica quando il nervo presente sul retro del bulbo oculare si danneggia, causando un peggioramento della vista che può complicarsi fino alla completa cecità.

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Il glaucoma è un disturbo particolarmente grave ed irreversibile, che causa un peggioramento della vista e che può complicarsi fino alla completa cecità.
Colpisce il nervo ottico, posto sul retro del bulbo oculare, che è responsabile dell’invio delle informazioni al cervello che ci permettono di trasformare i segnali luminosi filtrati dalla retina in immagini.

Il glaucoma si ha sia quando il nervo ottico è debole di per se sia, come accade nel 90% dei casi, quando viene danneggiato dal forte aumento della pressione oculare a causa dell’eccesso di liquido nell’occhio che questo non riesce ad espellere, solitamente a causa dell’otturazione dei canali oculari.

Il glaucoma è abbastanza comune, e colpisce circa una persona su 100 dopo i 40 anni, aumentando di incidenza con l’avanzamento dell’età, risultando, a 70 anni, presente nella popolazione con una percentuale di 1 persona colpita su 10.

Ci sono quattro diversi tipi di glaucoma – acuto, cronico, evolutivo e secondario.
Il glaucoma acuto può verificarsi improvvisamente e può essere molto doloroso, e se non trattato correttamente può portare alla cecità.

Il glaucoma cronico, che è la forma più comune della malattia, ha come caratteristica il fatto che i canali di drenaggio dei liquidi nell’occhio si ostruiscono lentamente nel corso del tempo, creando sempre più difficoltà alla vista.

Il glaucoma congenito, particolarmente grave, colpisce i bambini piccoli ed i neonati, ed è causato da una malformazione all’occhio che impedisce la regolazione della pressione del liquido oculare.
Glaucoma secondario viene invece definito il disturbo casato da un qualche problema all’occhio che fa diminuire la vista e crea l’accumulo dei liquidi nel bulbo oculare.

Il danno al nervo ottico è irreversibile, e le terapie attualmente utilizzate servono a scopo conservativo e per evitare il peggioramento della vista, insistendo essenzialmente sul favorire il drenaggio del liquido, eliminando le eventuali occlusioni dei canali oculari attraverso l’uso di colliri oppure, nei casi più gravi, attraverso un operazione chirurgica.

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