Nobel a Robert Edwards per la fecondazione in vitro

di Redazione

L' inventore della fecondazione in provetta, l' inglese Robert Edwards è il vincitore del Nobel per la medicina 2010

nobel

L’ inventore della fecondazione in provetta, l’ inglese Robert Edwards è il vincitore del Nobel per la medicina 2010.
Edwards è stato il pionere di una tecnica medica che ha influenzato la società dal 1978 ad oggi facendo sì che più di 4 milioni di persone sono nate con questo metodo.
La prima è stata nel 1978 Louise Brown, prima bambina in provetta, che oggi gode di ottima salute e trascorre una vita normale, ed Edwards ha raggiunto questo risultato strabiliante grazie anche al ginecologo Patrick Steptoe, morto nel 1988, il quale avrebbe vinto anche lui il Nobel se non fosse che non vengono assegnati postumi.
La fecondazione in vitro comunque è la vera vincitrice, la tecnica innovativa grazie alla quale dalla fine degli anni settanta ad oggi ha permesso a molte coppie sterili di poter concepire bambini.



Essendo la sterilità un fattore che colpisce una coppia su 10 in tutto il mondo, il professore già dagli anni 50 ha considerato la fecondazione in vitro la possibilità per combatterla e così ha dedicato tutta la sua carriera medica e scientifica al raggiungimento di questo obiettivo.
Edwards ha ricevuto il Nobel non soltanto per questa scoperta ma anche per la dura battaglia che continua a combattere contro coloro i quali lo osteggiano per via di un discorso etico e moralmente sbagliato.
La Santa Sede prima in testa si è sempre schierata contro la fecondazione assistita soprattutto a causa dello “spreco”, a detta loro, di milioni di ovociti e di embrioni congelati che potrebbero essere gettati via e quindi lasciati morire perchè inutilizzati.
Ovviamente anche in questo caso i religiosi cristiani hanno dichiarato la loro contrarietà all’ assegnazione del premio Nobel accusando il medico di non assumersi la responsabilità degli embrioni congelati e di non aver risolto il problema dell’ infertilità ma solo aggirato il problema.
La comunità scientifica ha comunque risposto alle accuse sostenendo che ha premiato il diritto alla procreazione, dando la felicità a molte coppie sterili.

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