Il ticket verrà sostituito dalla franchigia

di Redazione

Il ministro della Salute Renato Balduzzi sembrerebbe intenzionato a rivoluzionare la vita stessa della popolazione della Penisola.

Il ticket verrà sostituito dalla franchigia

Il ministro della Salute Renato Balduzzi, nonostante abbia a disposizione solamente pochissimi mesi prima delle elezioni politiche della primavera del 2013, sembrerebbe intenzionato a rivoluzionare, completamente e definitivamente, non solamente il rapporto degli italiani con la propria salute piuttosto che quello di tutti i cittadini con il Servizio Sanitario Nazionale bensì anche, e soprattutto, la vita stessa della popolazione della Penisola.

FAST FOOD DANNOSO ANCHE PER LA PSICHE

Dopo le notizie in merito alla trasformazione della ludopatia in vera e propria malattia, con il conseguente inserimento della stessa nei livelli minimi di assistenza, dall’introduzione di una sostanziosa tassa sul cibo spazzatura e di una più moderata imposta sulle bibite gassate, il ministro Balduzzi avrebbe annunciato, qualora la propria proposta trovi l’adeguato accoglimento presso la Conferenza Stato – Regioni, di voler eliminare il ticket sanitario, indistintamente dovuto, per qualsiasi prestazione assistenziale, da ogni cittadino italiano, con la sola esclusione, naturalmente, dei contribuenti esenti per motivi economici, a favore di una franchigia che, calcolata sul redditto annuo della famiglia italiana, e dunque calmierata in considerazione del numero di figli e familiari a carico del contribuente, obbligherà ciascuno di noi a pagare una certa cifra predeterminata oltre alla quale qualsiasi prestazione sarebbe considerarsi definitivamente gratuita.

RENATO BALDUZZI TASSA IL CIBO SPAZZATURA

Supponendo, dunque, che la franchigia di un pensionato (il cui reddito annuo si aggiri intorno a 10.000 euro) sia equivalente a circa 30 euro quel pensionato si troverà nella condizione di pagare, per ogni prestazione assistenziale goduta,  fino ad un massimo di 30 euro.

PER DIMAGRIRE BASTA FARE ATTIVITA’ FISICA

Nel caso in cui, dunque, il su indicato pensionato debba mensilmente acquistare un determinato farmaco, il cui costo sia pari, a titolo puramente esemplificativo, a circa 15 euro, il costo del farmaco sarà sempre e comunque a carico del pensionato.

Nel caso in cui, invece, l’ipotetico pensionato di cui sopra si dovesse trovare nella condizione di subire un esame diagnostico, il cui costo sia per esempio pari a 50 euro, potrà pagarlo solamente 30 euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>