Aumento della diagnostica per immagini nel settore privato

di Redazione

Vorremmo oggi rendere conto al lettore dell'enorme, a tratti incolmabile e per certi versi imbarazzante, gap qualitativo tra gli ospedali privati e gli ospedali pubblici e privati convenzionati di tutta Italia.

Aumento della diagnostica per immagini nel settore privato

Dopo avervi in questi ultimi giorni parlato, grazie allo spunto datoci da una delle più recenti inchieste condotte dall’associazione per la tutela e difesa dei consumatori Altroconsumo, dell’enorme, a tratti incolmabile e per certi versi imbarazzante, gap qualitativo tra gli ospedali pubblici e privati convenzionati del Nord Italia e quelli del Sud Italia, vorremmo oggi rendere conto al lettore dell’enorme, a tratti incolmabile e per certi versi imbarazzante, gap qualitativo tra gli ospedali privati e gli ospedali pubblici e privati convenzionati di tutta Italia.

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Ci viene incontro, in questa nostra personale inchiesta, l’indagine recentemente condotta dal Centro Studi Investimenti Sociali sull’aumento della diagnostica per immagini nel settore privato.

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Tomografie assiali computerizzate, risonanze magnetiche, radiografie ed ecografie, così come esami e tecniche di imaging maggiormente specializzati quali, a titolo puramente esplicativo, mammografie e angiografie, verrebbero sempre più di frequente prenotate ed effettuate presso le più differenti strutture private.

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In particolare, stando a quanto avrebbe potuto appurare il CENSIS, la percentuale dei pazienti che quotidianamente si affiderebbe all’assistenza sanitaria privata sarebbe aumentata, in considerazione dell’arco temporale compreso tra gli inizi del 2005 ed i mesi finali del 2011, addirittura del 150%.

E tutto questo, bisognerebbe ribadirlo, nonostante il costo degli esami effettuati presso gli ospedali privati sia in moltissimi casi di gran lunga superiore rispetto al costo del medesimo esame effettuato presso un qualsiasi ospedale pubblico (a seconda dello specifico esame, nonché dell’area geografica di residenza del paziente, questo costo potrebbe addirittura triplicare).

Colpa, a nostro modesto avviso, delle lunghissime code di attesa del settore pubblico, piuttosto che dell’innegabile qualità garantita dagli ospedali privati (moltissimi ospedali pubblici e privati convenzionati italiani sarebbero, infatti, decisamente migliori rispetto alle più rinomate strutture private), che, in alcuni particolari casi, arriverebbero a superare addirittura i 2 mesi.

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