Sintomi andropausa

di Redazione

Il termine andropausa è stato coniato negli ultimi anni per indicare la riduzione della capacità riproduttiva dell'uomo

anziano

Il termine andropausa è stato coniato negli ultimi anni per indicare la riduzione della capacità riproduttiva dell’uomo. Il suffisso ” pausa ” però mal si addice al declino delle capacità sessuali maschili in quanto non è un processo ben definito come avviene nella donna, ad esempio con la scomparsa drastica del ciclo mestruale, ma come un processo parafisiologico che non ha le stesse caratterische per ognuno.



Il termine specifico è ipogonadismo che appunto indica la scarsa funzionalità delle ghiandole sessuali maschili che producono gli spermatozoi, ed è un fattore molto soggettivo in quanto può sicuramente dipendere da condizioni ambientali e abitudini alimentari ad esempio, questo fa sì che non possa essere etichettata come malattia vera e propria ma appunto come un processo fisiologico.
Superati i 40 anni, la produzione di testosterone, ossia l’ormone maschile, subisce gradualmente e progressivamente un calo che perdura per almeno una decina di anni.
Si sono riscontrati lievi cambiamenti fisici e mentali, ma sono davvero molto soggettivi e variano da individuo ad individuo.

E’ improprio quindi parlare di menopausa maschile o andropausa e si preferisce definirla sindrome da carenza di androgeni nel maschio di età avanzata.
Più frequentemente i sintomi riscontrati riguardano il sistema cardiocircolatorio con vampate di calore ed eccessiva sudorazione, variano anche l’umore e la funzione cognitiva provocando così irritabilità, nervosismo, insonnia, scarsa concentrazione, carenza di energie, depressione ed insicurezza.
Per quanto riguarda la sfera sessuale, avviene una riduzione del desiderio, erezioni modeste o del tutto assenti, calo della potenza dell’eiaculazione. Vi sono anche senso di spossatezza generale, perdità di capelli, obesità addominale.

Gli effetti metabolici dovuti alla carenza di androgeni sono la riduzione del colesterolo HDL, aumento del colesterolo LDL e quindi un più alto rischio di malattie cardiovascolari; perdita della massa muscolare con conseguente aumento di cellule adipose e osteoporosi.
I benefici grazie alla somministrazione di testosterone come cura non sono ancora ben noti, tuttavia può essere oppurtuno nel caso d quei pazienti che avvertono sintomi invalidanti.

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