I carboidrati portano a mangiare in eccesso

di Redazione

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Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition e condotto dai ricercatori dell’Obesity Prevention Center presso il Boston Children’s Hospital, coordinati dal dottor David Ludwig, ha trovato un legame tra l’assunzione di carboidrati trasformati e la voglia di mangiare troppo.


Secondo questa nuova ricerca i carboidrati trasformati, presenti nei prodotti industriali portando ad un vero e proprio rischio di dipendenza dal cibo, in quanto vanno ad agire sui centri del piacere del cervello, stimolando la continua ricerca di appagamento e le voglie irrefrenabili, agendo di fatto come una droga. Un ruolo fondamentale in questo lo gioca la dopamina, un neurotrasmettitore che viene prodotto dopo un processo chimico innescato da certe sostanze, realizzando questo processo di ricompensa e ricerca del piacere.

CARBOIDRATI CAUSA DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI

In questa ricerca sono stati coinvolti 12 maschi in sovrappeso o obesi di età compresa tra i 18 e i 25 anni, ai quali è stato fatto assumere due volte un frullato che presentava le stesse caratteristiche organolettiche, ma con la differenza che in uno erano presenti carboidrati ad alto Indice Glicemico, nell’altro carboidrati a basso Indice Glicemico. Dopo quattro ore dall’aver assunto il frullato i ragazzi sono stati sottoposti a scansioni cerebrali con la risonanza magnetica funzionale per immagini (o fMRI), per rilevare l’attività cerebrale, con grande rilievo sulle regioni collegate alla ricompensa.

È stato scoperto che quando i partecipanti hanno bevuto i frullati ad alto Indice Glicemico gli zuccheri nel sangue sono arrivati velocemente a livelli di picco, per poi arrestarsi bruscamente quattro ore dopo; quando la glicemia è scesa rapidamente, i soggetti hanno provato una fame eccessiva, ma le scansioni fMRI mostravano che era in atto un’intensa attivazione del nucleo accumbens, una regione del cervello coinvolta nella dipendenza. Assumendo invece il frullato a basso Indice Glicemico, i livelli di zuccheri nel sangue sono saliti lentamente, ed in seguito sono scesi lentamente. È stato dimostrato quindi che l’Indice Glicemico innesca i processi legati al piacere e la ricompensa, con un meccanismo che può portare le persone a mangiare troppo.

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