L’ipertensione e lo scompenso cardiaco richiedono una attenzione medica particolare e non solo per via del tipo di patologia delicata. Negli ultimi anni, nel settore delle terapie cardiovascolari, molti medicinali sono diventati generici e il problema della sostituibilità dei farmaci nel paziente si è fatto presente ancora di più. Nonostante la loro validità e lo stesso principio attivo dei brand, il rischio è che abbiano differente utilità e modo di somministrazione. Questo perché pure in tale caso, in Italia c’è l’esenzione della dimostrazione di efficacia. E’ da sottolineare che funzionano sicuramente ma elementi come l’aspetto diverso esteticamente e una eventuale differente quantità da assumere generano confusione nel paziente. Gli studi in materia, poi, sono stati presentati quasi tutti su soggetti sani e, quindi, l’effetto dell’ipertensivo è chiaramente diverso tra un normoteso e chi ha scompensi all’area del cuore.
Francesca Spano
Il farmaco brand, la sicurezza e la farmacovigilanza: tutto quello che non sapevi
Un vecchio detto popolare dice che i farmaci non vanno presi mai con leggerezza, perché rischiano di sistemare una parte dell’organismo e di danneggiarne un’altra. Oggi, ovviamente, i moderni studi di medicina hanno scongiurato tale possibilità, però è vero che spesso c’è poca chiarezza e informazione sul settore. Il farmaco brand, negli ultimi anni, è stato spesso sostituito con prodotti meno noti, ma con il medesimo principio attivo e in molti si sono chiesti se la qualità del rimedio è sempre la stessa e, soprattutto, come si fa a determinarla con certezza.