
L’ipertensione e lo scompenso cardiaco richiedono una attenzione medica particolare e non solo per via del tipo di patologia delicata. Negli ultimi anni, nel settore delle terapie cardiovascolari, molti medicinali sono diventati generici e il problema della sostituibilità dei farmaci nel paziente si è fatto presente ancora di più. Nonostante la loro validità e lo stesso principio attivo dei brand, il rischio è che abbiano differente utilità e modo di somministrazione. Questo perché pure in tale caso, in Italia c’è l’esenzione della dimostrazione di efficacia. E’ da sottolineare che funzionano sicuramente ma elementi come l’aspetto diverso esteticamente e una eventuale differente quantità da assumere generano confusione nel paziente. Gli studi in materia, poi, sono stati presentati quasi tutti su soggetti sani e, quindi, l’effetto dell’ipertensivo è chiaramente diverso tra un normoteso e chi ha scompensi all’area del cuore.