Mal di denti

di Redazione

Oggi vogliamo parlare del mal di denti, forse il dolore meno sopportabile che esista e può essere la conseguenza di due affezioni odontoiatriche:

In questi giorni ci stiamo occupando di patologie molto comuni e che spesso risultano essere molto fastidiose, come il mal di schiena, il mal di gola, il mal di stomaco, il dolore al ginocchio e il dolore alla spalla, patologie che spesso non sono gravi, ma che se non curate, peggiorano con l’avanzare dell’età.



Oggi vogliamo parlare del mal di denti, forse il dolore meno sopportabile che esista e può essere la conseguenza di due affezioni odontoiatriche: la pulpite e l’infezione apicale di origine endodontica.
Il primo caso è dovuto all’infiammazione del nervo che si trova all’interno del dente ed è un dolore spontaneo, a carattere nevralgico, che però viene stimolato in caso di pressione masticatoria, di sbalzi di temperatura o di introduzione di zuccheri.
La pulpite si presenta con un andamento intermittente-remittente: si registrano dei picchi d’intensità elevata e fasi in cui la sintomatologia dolorosa regredisce, fino a scomparire del tutto.
Nel secondo caso si parla di ascesso dentale vero e proprio che viene stimolato dalla masticazione e, anche se può regredire quasi del tutto, grazie all’aiuto di farmaci, può non essere scomparso, in quanto si tratta di un’infezione virale che deve essere debellata con cure specifiche e con la prescrizione di antibiotici appositi.
Il mal di denti può essere la causa anche di un’infiammazione delle gengive, che, se non curata in modo adeguato, si può trasformare in parodontopatia cronica, in cui i denti si spostano dalla loro sede a causa delle gengive che si ritraggono, fino a cadere.

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