Allergie stagionali arrivo tardivo della primavera rallenta i pollini

di Emma

L’arrivo tardivo della primavera ha rallentato la concentrazione dei pollini con beneficio del popolo degli allergici

allergieUn inverno più rigido e lungo del previsto e l’arrivo tardivo della primavera non è stato può aver influenzato negativamente l’umore di molti, ma è stato un beneficio per il popolo degli allergici che fino a questo momento non hanno riscontrato grossi problemi. 

La pioggia e il vento quasi ininterrotti infatti hanno ritardato le fioriture e solo adesso, ad aprile inoltrato, cominciano a comparire in circolazione i primi pollini allergenici, come confermato dal Servizio di Allergologia e Immunologia Clinica dell’Irccs Fondazione Maugeri che monitora la condizione dei pollini aereo dispersi.

I livelli di concentrazione dei pollini sono ancora bassi contrariamente agli altri anni quando già ad aprile si registrava un picco di concentrazione nell’aria.

Scarsi o bassi anche i livelli di betullacee, cupressacee, corilacee e oleacee e addirittura della graminacee, le più tenute da chi soffre di allergia.

Insomma fino a questo momento il popolo degli allergici ha tirato un sospiro di sollievo, ma visto che le previsioni meteo sono confortanti per le prossime due settimane, le cose potrebbero rapidamente cambiare.

Per essere aggiornati sulla situazione consigliabile consultare il sito http://www.fsm.it/ist_pavia/ser_allergo_immuno_m.html per essere informati attraverso il continuo monitoraggio dei pollini dell’atmosfera nella propria zona di residenza e regolarsi di conseguenza con la terapia farmacologica da seguire.

Oltre a questa ci sono piccole strategie da mettere in atto per tentare di ridurre gli effetti collaterali. Innanzitutto le allergie stagionali devono essere adeguatamente diagnosticate e trattate: è indispensabile fissare una visita dall’allergologo, ovviamente prima della comparsa dei sintomi (e vale come indicazione anche per l’anno prossimo).

AGOPUNTURA PER CURARE LA RINITE ALLERGICA?

Altra soluzione è ricorrere all’immunoterapia che interviene per poter prevenire e controllare la progressione della malattia: in questo caso i farmaci vanno assunti al primo rialzo delle temperature. 
Il trattamento dovrebbe essere iniziato almeno due settimane prima della comparsa prevista dei sintomi.

Altrettanto importante è vivere meglio la propria casa cercando di ridurre al minimo gli elementi allergenici (polvere etc.) o di restare a casa o al chiuso quando possibile durante periodi ventosi e nelle ore in cui si sviluppa una maggiore concentrazione di pollini nell’aria, generalmente a mezzogiorno e nel primo pomeriggio.
Foto Thinkstock

 

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