Una nuova forma di malaria, particolarmente insidiosa per la salute dell'uomo sembra essere stata identificata nel Sud Est Asiatico. Si tratta del parassita Plasmodium knowlesi.
Si tratta del parassita Plasmodium knowlesi che fino ad ora si pensava colpisse solo esemplari di scimmia, ma che, in recenti analisi compiute su un campione di 150 pazienti ricoverati in ospedale a Sarawak, nel Borneo malese, tra il luglio 2006 e gennaio 2008, è stato invece ritrovato anche nell’uomo.
La ricerca è stata realizzata da un’equipe di ricercatori internazionali, ed è stata pubblicata sulla rivista Clinical Infectious Diseases.
Anche se la nuova forma della malattia è concentrata fino ad oggi in un area geografica abbastanza circoscritta, i ricercatori affermano che attraverso i flussi turistici essa potrebbe diffondersi anche in altre regioni del pianeta.
La malaria, che uccide più di un milione di persone ogni anno, è causata da un parassita che viene iniettato nel sangue dell’uomo dalla puntura delle zanzare. Se ne conoscono fino ad ora quattro diversi tipi, tra i quali il Plasmodium falciparum è quello che provoca le infezioni più pericolose.
La recente scoperta del Plasmodium knowlesi nel sangue di alcuni esseri umani rappresenta una novità. Tra le preoccupazioni degli scienziati l’osservazione che il parassita in questione era presente nei due terzi dei pazienti osservati, i quali presentavano un numero di piastrine nel sangue particolarmente ridotto.
Inoltre il Plasmodium knowlesi ha la capacità di riprodursi nel sangue ogni 24 ore, diventando perciò particolarmente pericoloso, con un tasso di mortalità che si attesta allo stesso livello del Plasmodium falciparum.
Diagnosi precoce e trattamento tempestivo sono necessari quindi nel caso del nuovo parassita, la cui infezione, se curata per tempo, è facilmente controllabile con i farmaci generalmente utilizzati per la malaria, clorochina e primachina.
Fonte BBCNews