Rigurgito della valvola mitralica, terapia e operazione

di Redazione

Il rigurgito della valvola mitralica (o insufficienza mitralica) può essere di grado lieve, moderato o severo. A seconda della gravità della situazione e dell’eventuale compromissione della corretta funzionalità cardiaca sono suggerite diverse cure e terapie, fino alla chirurgia che può essere più o meno invasiva. Ecco una lista di come può essere trattata questa patologia che mette a rischio di sviluppare un’insufficienza cardiaca.

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Vigile attesa o sorveglianza attiva

Alcune persone, in particolare quelle con insufficienza lieve, potrebbero non avere mai bisogno di un trattamento. Tuttavia, la condizione può richiedere il controllo da parte del medico con regolarità e frequenze variabili a seconda dei casi. Si parla di sorveglianza attiva o di vigile attesa in quanto si monitora la stabilità o l’eventuale peggioramento della condizione.

Farmaci

Non esiste un farmaco che possa correggere una deformità della valvola mitrale. Ma molti medicinali possono essere utili per prevenire complicanze ulteriori, il peggiorare della situazione ed eventualmente tenere sotto controllo i sintomi. I diuretici ad esempio aiutano ad alleviare l’accumulo di liquido nei polmoni o alle gambe, che talora possono accompagnare il rigurgito della valvola mitrale. Gli anticoagulanti invece sono utili nel prevenire la formazione di coaguli di sangue, specie se si soffre anche di fibrillazione atriale. L’ipertensione accentua il rigurgito di sangue nella valvola, per cui è facile che il medico prescriva- all’occorrenza- dei farmaci per mantenere la pressione stabile ai giusti livelli.

Chirurgia

Nei casi più gravi la valvola mitrale può avere bisogno di una riparazione chirurgica o addirittura di essere sostituita, anche se non provoca sintomi. L’American College of Cardiology e l’American Heart Association hanno recentemente pubblicato nuove linee guida per la chirurgia della valvola mitrale, raccomandandola precocemente per chi ha un rigurgito della valvola mitrale primario, anche se asintomatico. Questi tipi di interventi vanno fatti in centri di cardiochirurgia specializzati.
Le opzioni chirurgiche includono:

  1. Riparazione della valvola mitrale: è un intervento chirurgico che conserva la valvola. E’ a “cuore aperto”. Per la maggior parte delle persone con danni della valvola mitrale, la riparazione è preferibile alla sostituzione. I chirurghi possono riparare la valvola ricollegando lembi valvolari o rimuovendo il tessuto della valvola in eccesso in modo che i lembi che la caratterizzano tornino a chiudersi ermeticamente.
    Spesso, la riparazione della valvola comprende la sostituzione o il restringimento dell’”anello” che si trova intorno alla valvola: in tal caso si parla di anelloplastica. Metodi di riparazione delle valvole mitraliche senza intervento chirurgico a cuore aperto vengono utilizzati in casi selezionati.
  2. Sostituzione della valvola. Il chirurgo rimuove il valvola e la sostituisce con una valvola meccanica o di un tessuto biocompatibile. Valvole meccaniche, in metallo, sono durevoli ma comportano il rischio di formazione di coaguli sanguigni. Se si riceve una valvola mitralica meccanica, è necessario prendere un farmaco anticoagulante, come il warfarin (Coumadin), per tutta la vita per prevenire la formazione di coaguli di sangue. Le valvole biologiche – che possono venire da un maiale, mucca o donatore umano – nel tempo andranno sostituite. Il medico può discutere i rischi ed i benefici di ogni tipo di valvola cardiaca con il paziente. In genere per gli individui più giovani si usano le valvole meccaniche.

Tecniche meno invasive

La riparazione della valvola mitrale o la sua sostituzione richiede generalmente la chirurgia a cuore aperto in anestesia generale e con l’uso di una macchina cuore-polmone. Tecniche chirurgiche meno invasive, come l’utilizzo di un piccolo tubo luminoso attraverso una piccola incisione per vedere l’area chirurgica (approccio percutaneo), sono in fase di studio per la chirurgia della valvola mitrale.
La chirurgia mini-invasiva cardiaca è associata a meno dolore, una degenza ospedaliera più breve e meno complicazioni. Tuttavia, l’intervento chirurgico è appropriata solo in determinate circostanze. Occorre parlare sempre con il proprio cardiochirurgo per valutare tutti i possibili rischi/ benefici del caso

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Foto: Thinkstock

Fonte: Mayo clinic

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