Variante genetica responsabile di obesità e rischio Alzheimer

di Redazione

Un gene molto diffuso tra la popolazione che non solo contribuisce a far prendere peso ma invecchia il cervello di 16 anni rispetto al normale

overweight

Una variante genetica che occorre ad uno specifico gene, denominato FTO, non solo è dannosa perchè responsabile di accumulo indesiderato di grasso ma anche perchè può provocare un invecchiamento precoce del cervello e renderlo perciò più vulnerabile a disturbi come la demenza senile o il morbo di Alzheimer.

Un gene molto diffuso tra la popolazione che non solo contribuisce a far prendere peso ma invecchia il cervello di 16 anni rispetto al normale, è il commento del professor Paul Thompson, neurologo presso l’Università di California a Los Angeles, che ha condotto lo studio recentemente pubblicato sulla rivista Proceedings della National Academy of Sciences.

I ricercatori hanno confrontato le scansioni cerebrali di oltre 200 persone ed hanno così osservato che le persone con questa particolare variante genetica presentavano tessuti cerebrali meno consistenti.

In media risultavano avere un 8% in meno di tessuto nelle aree dei lobi frontali, uno dei “centri di comando” del cervello, ed un 12% in meno di tessuti nel lobo occipitale, l’area del cervello che controlla la vista e gli altri sensi.

Secondo il professor Thompson un ridotto volume cerebrale aumenta il rischio che una persona possa contrarre il morbo di Alzheimer, perchè riduce la quantità di materia necessaria per compensare l’eventuale formazione di placche, una manifestazione tipica dell’Alzheimer.

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