Una nuova ricerca pubblicata on-line su Molecular Nutrition & Food Research, indica che i composti bioattivi presenti nei pistacchi hanno proprietà antinfiammatorie.
L’olio di pistacchio per esempio diminuisce i livelli di IFIT-2, un marcatore delle infezioni, intese come complesse reazioni biologiche agli stimoli nocivi provenienti da agenti patogeni, cellule danneggiate ed irritate, sovente associate a molte malattie croniche ed a disturbi come obesità e tumori.
Gli esperimenti sono stati condotti trattando con olio di pistacchio particolari cellule del sistema immunitario dei topi, i macrofagi, il cui compito nell’organismo è quello di aggredire e distruggere le cellule estranee e gli intrusi, che sono risultate ridurre il marcatore, influenzando significativamente i geni coinvolti nella risposta immunitaria e quindi la risposta difensiva contro i batteri, grazie proprio alle molecole bioattive presenti nei pistacchi.
Secondo i ricercatori della Penn State University, i risultati della ricerca sono importanti perchè forniscono nuove prospettive terapeutiche, che potrebbero essere utili in particolare nel trattamento ambito delle malattie cardiovascolari.
Esiste un associazione, la Western Pistachio Association, che da tempo insiste sulle proprietà benefiche dei pistacchi, sostenendo che questi hanno un effetto benefico sui profili di lipidi e lipoproteine.
Le bacche del pistacchio sono molto nutrienti, e forniscono in grande quantità proteine, fibre, steroli vegetali e composti fitochimici naturali come gamma-tocoferolo, flavonoidi e composti fenolici, che hanno notevoli funzioni antiossidanti.
In più le bacche di pistacchio contengono pochi grassi saturi e sono naturalmente privi di colesterolo. Queste considerazioni insieme contribuiscono a far si che i pistacchi possono essere compresi in una dieta salutare adatta a ridurre i rischi di malattie cardiovascolari.