I bambini più giovani sono più facilmente diagnosticati come affetti da ADHD, un dato che preoccupa gli esperti statunitensi.
Un secondo studio, realizzato da ricercatori della North Carolina State University ed apparso come l’altro sulla rivista Journal of Helath Economics, ha rilevato risultati analoghi.
Il problema a quanto sembra è dovuto al fatto che i bambini vengono inseriti nelle classi in base alla loro età anagrafica: quelli nati entro il 1° settembre entrano in classe, mentre quelli nati dopo il 5 dovranno attendere un anno per essere inseriti a scuola.
In ogni classe quindi si registra una differenza di quasi un anno tra alcuni dei bambini. La differenza di età potrebbe dunque riflettersi anche sul comportamento scolastico e sociale di questi, ed avere come conseguenza il fatto che insegnanti e genitori possano confondere vitalità ed iperattività dei più piccoli come un sintomo della sindrome.
I risultati delle due ricerche hanno naturalmente sollevato una serie di polemiche e commenti da parte della comunità scientifica: per alcuni esperti per esempio i risultati non sono da interpretare come una “overdiagnosi” dei bambini più giovani quanto piuttosto come la mancanza di una adeguato spettro diagnostico nei bambini più grandi.
Per altri esperti questi dati potrebbero influenzare i genitori nella decisione sull’età in cui inserire il proprio figlio a scuola, se ritardare o meno di un anno il suo inserimento scolastico.