Ernia inguinale, cause e rischi

di Redazione


Cosa provoca un’ernia inguinale? E quali le sue possibili complicanze? Non esistono patologie atte a sviluppare questa condizione, bensì una serie di fattori, cause e concause. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.

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Ernia inguinale, le cause

Alcune ernie inguinali non hanno alcuna causa apparente. Altre si verificano a seguito di:

  • Aumento della pressione all’interno dell’addome
  • Punto debole preesistente nella parete addominale
  • Una combinazione dei 2 precedenti fattori
  • Sforzo durante l’evacuazione (in seguito a stitichezza ad esempio) o la minzione
  • Sollevamento di carichi pesanti
  • Liquido nell’addome (ascite)
  • Gravidanza
  • Obesità
  • Tosse cronica o starnuti
  • Alcune condizioni mediche come la fibrosi cistica (che provoca tosse cronica)

In molte persone, la debolezza della parete addominale che porta ad un ernia inguinale si verifica sin dalla nascita quando il rivestimento addominale (peritoneo) non chiude bene. Altre ernie inguinali sviluppano più tardi nella vita, quando i muscoli si indeboliscono o si deteriorano a causa di fattori come l’invecchiamento, l’attività fisica intensa, o la tosse continua (tipica dei fumatori). Essere di sesso maschile, nascita prematura ed avere familiarità con ernia inguinale rappresentano 3 fattori di rischio di sviluppare questa patologia.

Ernia inguinale, negli uomini e nelle donne

L’ernia inguinale è più frequente negli uomini: il loro punto debole di solito si verifica nel canale inguinale, dove il funicolo spermatico entra scroto. In neonati di sesso maschile, i testicoli si formano all’interno dell’addome per poi passare lungo il canale inguinale nello scroto. Poco dopo la nascita, il canale inguinale si chiude quasi completamente – lasciando spazio appena sufficiente per il funicolo spermatico di passare attraverso, ma non abbastanza per permettere ai testicoli di muoversi nuovamente dentro l’addome. A volte, il canale non si chiude correttamente, lasciando una zona indebolita.

Nelle donne, il canale inguinale porta ad un legamento che aiuta a tenere l’utero in posizione, ed ernie a volte si verificano quando il tessuto connettivo dall’utero afferisce al tessuto che circonda l’osso pubico. In neonati di sesso femminile, ci sono meno possibilità che il canale inguinale non si chiuda dopo la nascita.

Rischi e complicazioni

L’ernia inguinale può complicarsi e sviluppare dei rischi. Questi sono:

  • Pressione sui tessuti circostanti. Quando aumentano troppo di volume: negli uomini ad esempio ernie molto grandi possono estendersi allo scroto, provocando dolore e gonfiore.
  • Ernia incarcerata. Se rimane bloccata nella parete addominale può ostacolare il flusso all’intestino, causando forti dolori, nausea, vomito, e l’incapacità di avere un movimento intestinale o il passare dei gas.
  • Strangolamento o strozzamento. Un’ernia incarcerata potrebbe tagliare il flusso di sangue a una parte dell’ intestino: in questo caso si parla di ernia strozzata che può portare alla morte del tessuto intestinale interessato. L’ernia strozzata è pericolosa per la vita e richiede un intervento chirurgico immediato.

Per questi motivi, in caso di ernia inguinale anche asintomatica è importante rivolgersi al proprio medico di fiducia per un’analisi più approfondita della situazione. Cercare invece un’assistenza medica di emergenza (al pronto soccorso) se si sviluppano nausea, vomito o febbre o se il rigonfiamento dell’ernia diventa rosso, viola o scuro. Un esame fisico di solito è tutto ciò che serve per diagnosticare un’ernia inguinale.

 

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Foto: Thinkstock

 

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