Codeste categorie farmacologiche avrebbero tutte la possibilità di causare un considerevole aumento delle pressione arteriosa che, sul lungo periodo, potrebbe portare allo sviluppo di una costante ipertensione sanguigna con conseguente aumento delle probabilità di incorrere in infarti, ictus o aneurismi cerebrali.
► ECCESSIVE PRESCRIZIONI DI PSICOFARMACI AI BAMBINI
Dell’argomento in questione, se ricordate, parlammo in un nostro precedente articolo dedicato alla possibile, ma non per questo scontata o, peggio ancora, automatica, benefica interazione tra farmaci oncologici e farmaci fitoterapici.
► FARMACI ED ALCOL SOMMINISTRATI AI BAMBINI COME FORMA DI ABUSO SUI MINORI
Sebbene, infatti, i farmaci fitorepaci siano sempre maggiormente utilizzati in medicina tradizionale e, in particolare, in oncologia, taluni principi attivi di codesta disciplina, votata alla naturalezza dei rimedi farmacologi, potrebbero non solo inficiare l’azione della chemioterapia bensì anche causare una dannosa amplificazione degli effetti collaterali della stessa.
► GLUTATIONE, UN POTENTE ANTIOSSIDANTE
Stesso discorso dicasi, naturalmente, per la vita di ogni giorno e per gli effetti collaterali dei farmaci più comunemente utilizzati quali antidolorifici, contraccettivi orali, antidepressivi, antinfiammatori e persino antibiotici (sia che i succitati farmaci siano da banco piuttosto che sottoposti a prescrizione).
Codeste categorie farmacologiche, stando a quanto rivelato dai ricercatori dell’università ebraica di Tel Aviv nel corso di uno studio decennale condotto su una vasta quantità persone di ogni sesso ed età, avrebbero tutte la possibilità di causare un considerevole aumento delle pressione arteriosa che, sul lungo periodo, potrebbe portare allo sviluppo di una costante ipertensione sanguigna con conseguente aumento delle probabilità di incorrere in infarti, ictus o aneurismi cerebrali.
Purtroppo, come confermato dai redattori della rivista scientifica che avrebbe divulgato i dati ed i risultati della succitata sperimentazione clinica, la prestigiosa American Journal of Medicine, non tutti i medici, e solamente pochissimi pazienti al mondo, ne sarebbero informati e, dunque, continuerebbero a prescrivere ed assumere i suddetti rimedi farmacologici inconsapevoli dei possibili rischi per la salute.