Un micro sensore per controllare se si mangia, si fuma o si beve troppo
Detta così la notizia potrebbe suonare un po’ strana, degna del plot di un film di fantascienza, ma non lo è affatto. È in arrivo un piccolo sensore orale che consente di monitorare in tempo reale la salute del paziente che lo indossa.
Il sensore, realizzato dalla National Taiwan University, sarà presentato solo a settembre a Zurigo, in occasione dell’International Symposium on Wearable Computers.
In pratica il rivoluzionario mini sensore è un piccolo circuito che viene montato nella cavità del dente e che può essere montato anche sulle protesi o sulle dentiere.
Il sensore è stato creato per poter riconoscere i movimenti della mascella e riesce ad indicare l’attività di chi lo indossa, vale a dire se sta addirittura parlando, mangiando, bevendo o fumando. Naturalmente riesce anche a monitorare il quantitativo delle attività, indicando se si sta mangiando, fumando o bevendo troppo, vale a dire a compiere delle azioni pericolose per la nostra salute. I dati rilevati andrebbero poi tempestivamente inviati allo smartphone del medico per tenere sempre sotto controllo l’individuo.
Insomma il sensore rappresenterebbe un nuovo modo affidabile e veloce per poter monitorare tutte le attività del paziente avvisando in tempo reale sui suoi eventuali eccessi, pericolosi per la salute.
Per il momento il prototipo sembra piuttosto preciso visto che è in grado di riconoscere correttamente il gesto del paziente nel 94% dei casi.
Per adesso esiste solo un prototipo del piccolo sensore che viene alimentato da una batteria esterna e invia i dati attraverso un cavetto.
Prossima meta dei ricercatori sarà quella di installare una batteria interna ricaricabile e collegarla a un sistema wireless di comunicazione per l’invio dei dati. I ricercatori spiegano che il sensore può risultare utilissimo visto che proprio la bocca umana indica l’immagine della salute dell’individuo: il sensore orale in tal senso diventa uno strumento fondamentale per poter controllare la dieta o gli eccessi del paziente.
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