Su Stetoscopio spieghiamo che cosa sono i virus.
Ciò è possibile grazie al particolare metodo di replicazione dei virus, in grado di propagarsi infettando e colonizzando soltanto particolari tipi di cellule, quelle più adatte ai suoi scopi.
Procediamo, però, con ordine.
COSA SONO I VIRUS
La definizione dei virus, sebbene siano stati scoperti nel 1892 e siano stati battezzati con questo nome (il cui significato è quello di veleno) nel 1898 dal biologo Martinus Willem Beijerinck, il primo a dimostrare, oltre ogni ragionevole dubbio, che la scoperta effettuate nel 1982 riguardasse una nuova tipologia di organismo, è ancora incerta.
Gli scienziati, infatti, non sarebbero ancora riuscita a capire se questa particolare entità biologica, assimilabile, nei comportamenti replicativi, ai parassiti, sia da considerarsi un semplice composto chimico oppure un vero e proprio organismo vivente.
La spiegazione tassonomica più accreditata e più recente (non per forza la più corretta di quelle sino ad oggi elaborate) vuole che i virus siano una propaggine, evolutasi autonomamente e in modi e tempi ancora da esplorare, di ognuno dei 7 regni biologico attualmente riconosciuti dalla classificazione scientifica internazionale.
Ciò sarebbe dimostrato, secondo le opinioni espresse da quanti sostengono codesta teoria, dal fatto i virus abbiano caratteristiche particolarissime che li distinguerebbero l’uno dall’altro e che li farebbero assomigliare, a grandissime linee, agli organismi appartenenti al regno che sono soliti contaminare.
È stato infatti osservato come un batteriofago (virus che attacca i batteri) abbia più caratteristiche in comune proprio con i batteri piuttosto che con altri virus (per esempio quelli che attaccano l’uomo).
L’impossibilità, però, di trovare un posto per virus nell’odierna classificazione, all’interno del proprio (presunto) regno di appartenenza, ha fatto si che venisse elaborata la soluzione proposta in precedenza.
CARATTERISTICHE DEI VIRUS
I virus sono costituiti da un virione (singola particella virale priva di metabolismo) composto da una capside, contenente il genoma (necessario alla diffusione della informazione ereditaria), e poche altre strutture che, però, non sarebbero presenti in tutti i tipi di virus.
Le strutture metaboliche, infatti, sarebbero recepite all’interno della cellula che, una volta infetta, vedrebbe sostituirsi il proprio DNA con il DNA (oppure RNA con RNA) del virus, diventando, così, il veicolo dell’informazione portata dall’agente patogeno. Una volta inserito nella cellula il genoma del virus può agire sostanzialmente in due modi:
– utilizzando i meccanismi di replicazione dell’ospite per produrre nuove particelle fagiche che, moltiplicandosi a dismisura, faranno scoppiare la cellula
– inserendosi in un punto preciso del cromosoma batterico e replicandosi ogni volta che si replicherà il cromosoma dell’ospite.
DISTINZIONE DEI VIRUS IN BASE AI GENOMI
In base al tipo di informazione che veicolano i virus possono distinguersi in virus a DNA e virus a RNA. Queste classi, a loro volta, possono distinguersi in 3 sottoclassi, per un totale di 6, che andiamo adesso ad elencare:
– DNA a singola elica
– DNA a doppia elica
– retrovirus a doppio filamento di DNA
– RNA a singola elica (che in questo caso può distinguersi per il senso di rotazione)
– RNA a doppia elica
– retrovirus a singolo filamento di RNA.