La coscienza aiuta mente e corpo a lavorare insieme

di Redazione

mind

Abbiamo un piatto rovente in mano: in che modo il cervello risolve il dilemma su quale è l’azione che dobbiamo intraprendere? Ovvero, quando e come decidiamo a livello di coscienza se lasciar cadere il piatto che ci scotta oppure resistiamo per evitare che il cibo finisca per terra?
Ecco la domanda a cui un gruppo di ricercatori della San Francisco State University ha tentato di dare risposta in uno studio recente pubblicato sulla rivista Emotion.

La mente umana agisce come ricevitore degli stimoli provenienti dal corpo, quindi, considerando questa come se fosse un insieme di computer con compiti di controllo diversi, la coscienza risulterebbe essere il network che consente alle diverse parti del cervello di comunicare tra loro per coordinare l’azione da intraprendere che essa ritiene adeguata.

I ricercatori, studiando come le persone coinvolte negli esperimenti agivano di fronte ad uno stimolo, sospettano tuttavia che la mente invia alla coscienza solo una parte delle informazioni che i recettori del corpo inviano al cervello.

La coscienza di fronte ad informazioni che implicherebbero azioni contraddittorie, spingerebbe le diverse aree del cervello coinvolte a reagire congiuntamente, al di là di quanto viene recepito come informazione.

Ed è inoltre proprio la coscienza a fornire le capacità di adattamento dell’organismo, per esempio adottando un guanto da forno quando si deve prendere un piatto caldo.

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