L’esercizio fisico può abbassare i livelli di metaboliti muscolari responsabili dell’innesco del dolore in donne affette da fibromialgia. E’ ciò che afferma un nuovo studio scientifico appena pubblicato sulla prestigiosa rivista medica PLoS One.
Lo studio
Lo studio condotto dai ricercatori dell’ Università di Linköping in Svezia si proponeva di capire perché e come l’esercizio fisico sembra ridurre il dolore nella fibromialgia. Un crescente numero di lavori scientifici ha evidenziato come questa manifestazione sia collegata a segnali effettivi di neuroni al midollo spinale e al cervello; inoltre si ritiene che i muscoli contengano diversi fattori/elementi, capaci di aumentare la sensibilità al dolore, ma non sono ancora state fatte ricerche adeguate in proposito. Partendo da questi antefatti, il team di ricercatori svedesi ha cercato di esplorare eventuali cambiamenti molecolari che indirizzassero ad un miglioramenti dei sintomi con lo sport. Per farlo ha reclutato 29 donne con fibromialgia e 28 volontarie sane. L’attenzione si è focalizzata sul muscolo più grande della coscia misurandone vari fattori attraverso una particolare metodica nota come “microdialisi” in grado di misurare i livelli di metaboliti che circondano le cellule muscolari. Un’analisi molto specifica e particolare, necessaria per tentare di conoscere i meccanismi -ancora ignoti- che caratterizzano la sindrome fibromialgica, che si è comunque accompagnata ad una valutazione più generale della salute delle partecipanti: sono state misurate le forme del corpo, la pressione sanguigna, la qualità della vita, il livello di stress psicoloico, ma anche la durata e la soglia del dolore, i valori dell’attività sportiva svolta.
In un primo step i test iniziali hanno evidenziato come le donne con fibromialgia abbiano livelli più elevati di glutammato (noti per essere coinvolti nella segnalazione del dolore), piruvato e lattato. Dopo 15 settimane di esercizio continuo (mirato alla resistenza fisica delle gambe) questi livelli sono risultati significativamente più bassi. Anche l’intensità e la durata del dolore veniva segnalata come minore. Interessante è che nel gruppo di riferimento di donne sane questa differenza di livelli non si è evidenziata. Ne evince che la diminuzione dell’intensità del dolore dopo l’esercizio fisico prolungato nel tempo è correlata con i livelli più bassi di piruvato e glucosio, ovvero che i cambiamenti dei metaboliti muscolari probabilmente hanno prodotto gli effetti positivi sul dolore.
Ciò risponde ad un altro quesito della ricerca, ovvero quanto e se aspetti periferici (muscolari) agissero rispetto a quelli del sistema nervoso centrale.
Va sottolineato che l’intensità del sintomo è diminuita, ma non scomparsa nel periodo di tempo analizzato e che quindi il dolore può avere una componente sicuramente periferica, ma commista a quella centrale. Insomma il dolore della fibromialgia può essere il risultato di fattori associati con cervello e muscoli.
Tutte le cure contro la fibromialgia
Attualmente non esiste una cura specifica per la fibromialgia ma alcuni farmaci sono utilizzati comunemente per gestire i sintomi, il tutto insieme ad accorgimenti per la cura del se. Tra i medicinali troviamo essenzialmente alcune categorie di antidolorifici, antidepressivi, antiepilettici, mentre per ciò che riguarda lo stile di vita, sono consigliate dagli esperti tecniche di riduzione dello stress, per una migliore qualità del sonno, regolare e costante esercizio fisico, limitare la caffeina e le bevande eccitanti, mangiare cibi sani, mantenendo un peso nella norma.
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