Aspirina per prevenire l’ictus ischemico nelle donne anziane

di Redazione

Le consumatrici abituali di acidi grassi trans avrebbero un rischio maggiore, addirittura del 39%, di andare incontro ad un'ictus ischemico rispetto alle donne la cui alimentazione sarebbe maggiormente naturale.

Un team di ricercatori statunitensi facenti riferimento alla Facoltà di Medicina dell’Università della North Carolina avrebbe individuato nell’Aspirina, nome commerciale con il quale si sarebbe soliti indicare l’acido acetilsalicilico, un validissimo aiuto nella prevenzione di svariate patologie cardiocircolatorie quali, per esempio, gli ictus ischemici.

RIDURRE IL RISCHIO DI ICTUS MANGIANDO AGRUMI

Il medicinale, noto all’umanità sin dagli albori della storia se non, addirittura, della preistoria, non solo avrebbe la capacità, dimostrata nel corso delle numerosissime sperimentazioni scientifiche che, sulla validità dell’aspirina, si sarebbero succedute sin dalla sua introduzione sul mercato, di ridurre l’incidenza sia degli infarti, grazie alle proprie proprietà fluidificanti, che dei tumori, se assunta quotidianamente, in minime dosi, per un periodo di tempo complessivo tra i 4 e gli 8 anni, bensì anche di ridurre l’incidenza degli ictus ischemici tra la popolazione femminile in post-menopausa, dunque di età compresa tra i 50 ed i 79 anni, la cui dieta sarebbe principalmente basata sull’assunzione di acidi grassi trans.

SCOVATO IL GENE RESPONSABILE DEGLI ICTUS

Le consumatrici abituali di acidi grassi trans, sostanze presenti, sotto forma di conservati, pressoché in qualsiasi alimento precotto, quali i prodotti da forno piuttosto che da frittura, avrebbero un rischio maggiore, addirittura  del 39%, di andare incontro ad un’ictus ischemico rispetto alle donne la cui alimentazione sarebbe quanto mai salutare o, per lo meno, maggiormente naturale.

CURARE L’ICTUS

L’assunzione costante, in piccole dosi, di aspirina, contribuirebbe dunque, almeno stando alle parole dei ricercatori così come sarebbero state riportate dalla rivista scientifica Annals of Neurology, al riequilibrio delle succitate percentuali e, in definitiva, alla riduzione del rischio di ictus ischemico per le donne la cui dieta non sarebbe perfettamente sana ed equilibrata.

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