Le sigarette elettroniche fanno restringere i bronchi

di Redazione

Una notizia scioccante che, purtroppo, diventa ancora più sconcertate di quanto già non sia poiché direttamente correlata all'azione su bronchi e polmoni delle sigarette elettroniche che, ormai sempre più spesso, verrebbero utilizzate dal consumatore abituale per cercare di smettere di fumare.

Le sigarette elettroniche fanno restringere i bronchi

Le sigarette, di qualsiasi tipo esse siano, fanno male all’apparato respiratorio e, in particolar modo, ai bronchi che, a causa del passaggio del fumo e della nicotina, sarebbero costretti a restringersi riducendo il proprio diametro di ben 3 volte.

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Una notizia scioccante che, purtroppo, diventa ancora più sconcertate di quanto già non sia poiché direttamente correlata all’azione su bronchi e polmoni delle sigarette elettroniche che, ormai sempre più spesso, verrebbero utilizzate dal consumatore abituale per cercare di smettere di fumare.

ASPIRINA RIDUCE RISCHIO TUMORE AL SENO

Se, dunque, sino ad oggi le sigarette elettroniche avrebbero sempre dimostrato una sostanziale innocuità, tanto che, solamente poche settimane fa, sarebbero state definite sicure dai cardiologi della Società Europea di Cardiologia (i quali sarebbero riusciti a dimostrare che la nicotina assunta con le sigarette elettroniche non avrebbe il benché minimo effetto su cuore e apparato circolatorio), queste ultime verrebbero adesso considerate, dagli esperti della European Respiratory Society in generale e del Comitato Antifumo della ERS in particolare, potenzialmente dannose poiché, appunto, potenzialmente in grado di ridurre, notevolmente, il diametro dei bronchi.

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A dimostrarlo la pneumologa nonché presidente del Comitato Antifumo della ERS Christina Gratziou, professoressa dell’Università di Atene, che avrebbe sottoposto a spirometria, test diagnostico il cui scopo sarebbe quello di valutare qualità e quantità dell’aria in entrata ed in uscita dai polmoni, 4 differenti gruppi di volontari: non fumatori sani, fumatori sani, fumatori affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva e fumatori affetti da asma.

A tutti sarebbe stato chiesto di fumare, per la durata complessiva di 10 minuti, una sigaretta elettronica.

In seguito, a circa 10 minuti di distanza dall’ultima inalazione, tutti i volontari partecipanti al programma di ricerca oggi alla nostra attenzione sarebbero stato sottoposti a spirometria e sia nei non fumatori sani che nei fumatori sani sarebbe stata rinvenuta un notevole diminuzione del volume di aria in entrata ed in uscita dei polmoni.

Ciò, a conferma del fatto che la sigaretta elettronica potrebbe essere in grado di ridurre il diametro dei bronchi, non si sarebbe verificato nei fumatori affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva e nei fumatori affetti da asma che, a causa delle proprie patologie, avrebbero un diametro dei bronchi già estremamente ridotto.

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