Ischemie croniche: una terapia con iniezioni di cellule di midollo osseo

di Redazione

Un recente studio condotto in Olanda con terapia di cellule del midollo osseo applicata nei pazienti con cardiopatia ischemica ha rivelato esserci risultati positivi.

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Un recente studio condotto in Olanda con una terapia consistente nell’iniezione di cellule del midollo osseo applicata nei pazienti con cardiopatia ischemica ha rivelato esserci risultati positivi.

Un equipe medica dell’ University Medical Center di Leiden, hanno voluto valutare gli effetti dell’iniezione di midollo osseo endomiocardica (tra le pareti del cuore), sulla circolazione miocardica (ovvero quella che avviene all’interno del cuore) e sulla funzionalità del ventricolo sinistro in una serie di pazienti affetti da ischemia cronica che non era possibile curare con trattamenti convenzionali.

Lo studio ha coinvolto 50 pazienti, di cui 43 uomini con un età media di 63 anni, sottoposti ad 8 iniezioni, secondo il metodo dello studio randomizzato a doppio cieco: ad una serie di pazienti sono state iniettate quindi cellule del midollo osseo mentre ad altri una soluzione ambien placebo.

Dopo tre mesi i risultati ottenuti dal confronto dei due gruppi hanno rilevato che, per quanto riguarda i parametri valutativi della circolazione miocardica i pazienti a cui erano state somministrate le cellule di midollo osseo sono risultati migliori che nel secondo gruppo.

La risonanza magnetica ha inoltre indicato, sempre nei pazienti del primo gruppo, un miglioramento notevole anche nelle funzionalità del ventricolo sinistro.
Tra i risultati di rilievo il miglioramento del punteggio sulla qualità della vita, salito dal 56% (9%) al 64% (12%) dopo tre mesi e del 69% (12%) dopo 6 mesi nei pazienti trattati con le cellule di midollo osseo, mentre in quelli trattati con la soluzione placebo si è avuto un aumento del stromectol punteggio inferiore.

Dunque la terapia sembra funzionare, anche se sono necessari ulteriori studi per valutare i miglioramenti nel corso di un lungo periodo di tempo, e l’efficacia del trattamento sulle patologie e sulle percentuali di mortalità.

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