Attacchi cardiaci e tifo sportivo

di Redazione

Due interessanti studi realizzati da equipe mediche differenti, una negli Stati Uniti, una in Germania, hanno osservato l'incidenza di infarti ed attacchi cardiaci in concomitanza di grandi eventi sportivi.

tifosi

HealthFinder.gov riporta due interessanti studi realizzati da equipe mediche differenti, una negli Stati Uniti, una in Germania, che hanno osservato l‘incidenza di infarti ed attacchi cardiaci in concomitanza di grandi eventi sportivi. Il team di ricercatori della Keck School of Medicine, University of Southern California di Los Angeles, hanno esaminato i tassi di mortalità nella contea di Los Angeles nel 1980, quando nella finale del SuperBowl i Pittsburgh Steelers sconfiggono i Los Angeles Rams, la squadra di casa, e nel 1984, quando i Los Angeles Raiders battono i Washington Redskins. I dati sono stati raccolti nelle due settimane successive alle partite, e sono stati messi a confronto con quelli raccolti negli anni intermedi ed in quelli successivi ai due importanti eventi sportivi.
In questo modo hanno verificato che il tasso di mortalità è aumentato dopo la sconfitta del 1980 e diminuito significativamente invece dopo la vittoria conseguita dalla squadra di casa nel 1984.

In un altro studio, ricercatori tedeschi hanno esaminato i tassi di mortalità nel corso del 2006, durante la Coppa del Mondo di Calcio. Nei giorni in cui giocava la squadra tedesca i ricercatori hanno verificato un analogo risultato dei colleghi americani, ovvero un numero maggiore di disturbi cardiovascolari registrati.

Un effetto che è risultato ancora più marcato in occasione di una delle partite in cui la squadra tedesca segnerà un gol all’ultimo minuto.

Nei giorni in cui la squadra tedesca giocava la proporzione di pazienti con problemi cardiaci è salita al 71,5% rispetto alla media del 56,7% dei giorni in cui non c’erano incontri sportivi.

Nel complesso, l’incidenza media delle emergenze cardiache negli uomini è aumentato di 3,26 volte rispetto al periodo di controllo quando giocava la squadra di casa. Anche nelle donne si è registrato un aumento, sebbene più lieve: 1,82 volte superiore al periodo di controllo esaminato.

Il dottor Gregg C. Fonarow, professore di cardiologia presso l’University of California a Los Angeles, ha commentato gli studi confermando che emozioni troppo intense come quelle dei tifosi possono in effetti essere un pericolo reale.

Alcune persone possono rispondere allo stress emotivo nel vedere la loro squadra preferita perdere una partita importante rilasciando nel sangue grandi quantità di catecolamineadrenalina e noradrenalina – ma anche altre proteine prodotte dal sistema nervoso sovreccitato.

Queste sostanze chimiche possono provocare la rottura delle placche aterosclerotiche nelle arterie con il blocco del flusso sanguigno oppure innescare pericolose aritmie.

Le persone con patologie cardiache preesistenti, ha concluso, e quelle con fattori di rischio di malattie cardiache sono quindi maggiormente esposti ai disturbi in occasione di simili eventi.

Fonte HealthFinder

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