I figli di coppie lesbiche hanno un ottimo sviluppo psicofisico

di Redazione

Lo studio dimostra che la qualità della genitorialità è indipendente rispetto all'orientamento sessuale di madri e padri.

lesbiche

Rispetto ai ragazzi della stessa età, gli adolescenti cresciuto in coppie di donne lesbiche risultavano avere ottimi risultati ai testi psicologici, scolastici e sociali.
E’ quanto riporta una ricerca realizzata da ricercatori della Scuola di Legge presso l’Università della California a Los Angeles.
In quasi 20 anni di studio i ricercatori hanno seguito 78 ragazzi cresciuti da coppie di donne lesbiche, concludendo che nella maggior parte dei casi i bambini sono risultati avere uno sviluppo psico-fisico eccellente.

La ricerca ha compreso l’osservazione, tra il 1986 ed il 1992, di 154 madri lesbiche, delle quali alcune hanno affrontato la gravidanza attraverso l’inseminazione artificiale mentre altre avevano avuto un concepimento tradizionale.

Durante la crescita i ricercatori hanno compiuto numerosi check-in sui bambini, avuto colloqui con le madri per valutare lo stato di benessere psicologico e somministrato questionari figli in differenti periodi, all’età di 10 e 17 anni.

I dati sono stati poi confrontati con quelli ottenuti su bambini cresciuti in famiglie tradizionali.

Non solo i figli di coppie lesbiche sembravano avere meno problemi sociali, ma risultavano anche avere comportamenti meno aggressivi e/o trasgressivi rispetto ai coetanei cresciuti in famiglie tradizionali.

Risultati che sembrano andare contro tendenza rispetto alla convinzione di molti oppositori delle coppie gay e lesbiche per quanto riguarda matrimonio, affido, adozione o genitorialità, che ritengono che sia la famiglia tradizionale, ed il concepimento tradizionale, a garantire al bambino lo sviluppo migliore.

I ricercatori non hanno saputo offrire una spiegazione a quanto osservato, ma, suggeriscono, il miglior sviluppo psico-fisico degli adolescenti cresciuti in famiglie composte da donne lesbiche potrebbe essere dovuto ad un maggior impegno e coinvolgimento delle mamme genitrici.

Sebbene non siano stati presi in considerazione nella ricerca, gli studiosi ritengono che anche per i bambini cresciuti in
famiglie composte di uomini gay si potrebbero registrare analoghi risultati.

Anche perchè, sostengono, è più facile che le coppie gay che intraprendono la genitorialità appartengano a classi sociali economicamente privilegiate.

Un terapista della famiglia,il dottor Andrew Roffman del Langone Medical Center della New York University commentando lo studio ribadisce di non essere sorpreso dei risultati: la buona genitorialità, afferma, è indipendente rispetto all’orientamento sessuale dei genitori. Etero o gay, si può essere bravi genitori.

Lo studio, che apparirà nel numero di luglio di Pediatrics ha anche voluto affrontare il problema dello stigma sociale riservato ai bambini provenienti da famiglie non tradizionali.

Poco più di quattro ragazzi su 10 cresciuti in famiglie di donne lesbiche hanno avuto problemi nelle relazioni sociali a causa dell’orientamento sessuale della madre, ma, una volta valutato l’impatto psicologico con quelli che non avevano avuto gli stessi problemi, i ricercatori hanno verificato che le differenze tra i due gruppi erano minime.

Secondo Roffman ciò si spiega con il fatto che i bambini cresciuti in questa tipologia di famiglia hanno un’ottima capacità di “resilienza”, un termine che in psicologia definisce la capacità di affrontare le avversità della vita. Probabilmente, conclude, perchè sono preparati per tempo dai genitori sul fatto che possono andare incontro allo stigma sociale.

Fonte HealthDay

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