Rimedi immediati contro le meduse

di Emma

Arriva la prima rassegna sui giusti rimedi contro le meduse, ma in base alle aree geografiche di appartenenza...

meduseDurante le vacanze estive al mare il rischio d’incontrare le meduse non è certo raro, ma come si può rimediare? 

In questi casi i consigli e le leggende metropolitane sui migliori consigli si sprecano… c’è chi dice di bagnare immediatamente la parte con l’ammoniaca, di mettere l’aceto o di versare sopra acqua calda o fredda.

Attenzione però perché non tutti i rimedi sono effettivamente efficaci, soprattutto perché le terapie giuste da seguire sono praticamente diverse in base alla specie si medusa con cui veniamo a contatto. In pratica la soluzione dipende dall’area geografica dell’incidente perché sbagliando ad agire si possono anche peggiorare i sintomi.

 

A tranquillizzare un po’ tutti però stilando un vero e proprio elenco di quanto è necessario fare dopo uno sfortunato incontro con la medusa, ci hanno pensato un gruppo di ricercatori italiani dell’Università di Padova e inglesi dell’Imperial College London, autori di una rassegna pubblicata sulla rivista Marine Drugs. 

 RIMEDI CONTRO LE PUNTURE DI MEDUSA

Luca Cegolon del Dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova e dell’Imperial College London spiega che esiste un’enorme differenza fra le meduse tropicali e quelle che abitano nel Mar Mediterraneo. Versare l’aceto se colpiti da una medusa tropicale va bene, ma compiere lo stesso gesto nel Mediterraneo è assolutamente dannoso perché non può che acuire i sintomi.

Per le meduse tropicali australiane è necessaria l’applicazione dell’aceto, la rimozione dei tentacoli, gli impacchi di ghiaccio e poi la somministrazione di analgesici locali. 

 

Per le meduse del Mediterraneo è necessario soprattutto ridurre il dolore attraverso impacchi di acqua di mare immediatamente, acqua calda e impacchi di ghiaccio poi. Per il resto valgono più o meno le stesse regole: quando si viene colpiti da una medusa vanno immediatamente rimosse le cisti nematoidi che vengono depositati sulla pelle attraverso i tentacoli. La rottura delle cisti libera un veleno che può causare un forte dolore e un’orticaria molto simile a un’ustione, gonfiore e bolle, per arrivare nei casi più gravi allo shock anafilattico.

 

In ogni caso è necessario rimuovere immediatamente eventuali residui di tentacoli per evitare l’ulteriore e continuo rilascio di veleno: si possono utilizzare le mani (salvo poi sciacquarle molto bene), le pinzette (magari non è facile trovarle subito) o utilizzare acqua in abbondanza.

 

Foto Thinkstock

 

 

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