Cibi radioattivi anche in Italia cosa evitare

di Redazione

Sembra che vi sia un possibile pericolo per le donne incinte, in allattamento e per i bambini francesi di poter essere contaminati da qualche cibo radioattivo

verdure.mediterane

Con lo tsunami che ha colpito il Giappone lo scorso 11 marzo, il mondo si sta interrogando sulla pericolosità insita nel nucleare ed in Italia, soprattutto, è scaturito un acceso dibattito a causa dell’imminente referendum in cui si chiede agli elettori se si vuol ritornare al nucleare o continuare l’acquisto di energia elettrica dalla vicina Francia.
Qualche tempo fa il programma di Italia Uno, Le Iene, aveva fatto un’inchiesta shock sulle scorie radioattive di Saluggia, in cui si affrontava il discorso della pericolosità e della tossicità riguardante lo stoccaggio delle scorie radioattive che, se mal conservate o se disperse nell’ambiente potrebbero portare gravissime conseguenze come tumori e leucemie.



Ricordiamo che come l’uranio impoverito, utilizzato nell’industria bellica, è stato messo al bando dalla NATO a causa della sua elevata tossicità e proprio l’uranio che circola liberamente nell’atmosfera dopo il disastro di Fukusmina potrebbe essere dannoso anche per la nostra salute.
Infatti qualche tempo fa c’è stata una vera e propria psicosi di massa per la nube radioattiva che avrebbe dovuto solcare i cieli italiani, ma che si è dissolta, portando con sè soltanto un leggero pulviscolo radioattivo.
Invece oggi una organizzazione non governativa francese, il Criirad, acronimo che sta per Commissione di ricerca e informazione indipendenti sulla radioattività ha dichiarato che vi è un possibile pericolo per le donne incinte, in allattamento e per i bambini francesi associato all’assunzione di cibi che sono più recettivi verso l’assorbimento di sostanze tossiche.
Quindi, non sussiste un reale problema per l’aria che si inala quotidianamente, ma con l’assunzione di cibi a rischio di possibile contaminazione di isotopi radioattivi come per esempio: insalate, bietole, spinaci, cavolo, acetosella e per latte e formaggio fresco che non andrebbero assunti nelle prossime settimane.
Diciamo quindi che non esiste un reale pericolo di contaminazione, ma è consigliato che le donne incinte o che allattano ed i bambini evitino di mangiare i prodotti sopra elencati, fino a successivi approfondimenti da parte delle organizzazioni specializzate.

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