Michelle Obama stimola le industrie alimentari a lottare contro l’obesità

di Redazione

Michelle Obama convince le industrie alimentari a ridurre la quantità di calorie presenti nel cibo confezionato.

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Quando la First Lady statunitense Michelle Obama ha deciso, alcuni mesi fa, di scendere in campo per combattere l’obesità infantile, un fenomeno che negli Stati Uniti ha le caratteristiche di una vera e propria piaga sociale, si era pensato che le industrie alimentari avrebbero fatto in qualche modo la loro parte, anche se non si sapeva ancora in che modo.
In questi giorni la signora Obama ha annunciato che l’impegno di grandi aziende come Kraft, PepsiCo e Kellogg è una realtà di fatto, dato che questi hanno dichiarato la volontà di tagliare nei loro prodotti 1.500 milioni di calorie nel corso dei prossimi 5 anni.

L’annuncio arriva a pochi mesi da un’altra importante iniziativa, Healthy Food Financing Initiative, che, grazie ad un consistente stanziamento finanziario, 400 milioni di dollari all’anno, intende migliorare l’accesso al cibo fresco ed ai prodotti alimentari sani nelle comunità meno abbienti, le prime vittime dell’obesità.

Nello stesso tempo continua l’ambizioso programma “Let’s Move”, che, sempre la stessa First Lady, aveva da poco inaugurato con l’ambizioso obiettivo di sviluppare idee ed iniziative praticabili e valide per combattere l’obesità infantile ed ottenere risultati apprezzabili già alla prima generazione di bambini coinvolti.

Michele Obama ha presenziato alla convention annuale delle aziende produttrici stimolando un loro impegno al riguardo, e promuovendo la Healthy Weight Commitment Foundation, un’organizzazione indipendente cui dovrebbero associarsi i produttori, e che avrebbe la funzione di monitorare ed incoraggiare le imprese ad attuare un profondo ripensamento delle tecniche produttive, degli ingredienti utilizzati nel confezionamento degli alimenti, delle strategie di marketing e delle informazioni erogate sui prodotti in commercio.

Altre strategie che le aziende produttrici adotteranno saranno orientate verso la riduzione delle attuali porzioni, l’aggiunta di ingredienti maggiormente salutari nel cibo, come frutta, fibre, verdura e vitamine, e la drastica riduzione di calorie e grassi.

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