Dove come e quando fare sport

di Redazione

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Si evince che il vantaggio massimo per il cuore (il quale ha bisogno dello sport) in termini di riduzione della colesterolemia LDL e del rischio cardiovascolare, si guadagna con 5 sedute settimanali di attività fisica aerobica, a intensità non elevata (ciò equivale insomma a una camminata a 4/5 km/h), per 30-40 minuti al giorno.

Un ottimo compromesso? Oppure, lo stesso vantaggio si ottiene con almeno 3 allenamenti alla settimana di mezz’ora l’uno a una intensità più elevata, come avviene, ad esempio, quando si pratica jogging o ginnastica aerobica. L’abbinata con esercizi che prevedano l’utilizzo di pesi modesti, manubri o bande elastiche, è oggi considerata uno dei migliori protocolli contro sovrappeso e obesità. E’ preferibile optare, se possibile, per un allenamento pomeridiano: il mattino presto è, infatti, il momento in cui frequenza cardiaca e pressione arteriosa registrano il maggiore aumento di natura fisiologica.

Quali cibi coniugare allo sport

Occorre il più possibile evitare, se si vuole proteggere la salute dell’apparato cardiovascolare, i cibi di origine animale (wurstel, hot dog, hamburger, carne rossa), e i latticini (burro, panna, formaggi) ricchi di grassi saturi, in gran parte responsabili della formazione di placche in grado di ostruire le arterie. Semaforo rosso anche per le uova composte per il 70% da grassi per lo più saturi e da abbondante colesterolo, una sostanza che l’organismo produce autonomamente e che è bene evitare di introdurre in surplus con la dieta. Ben poco salutari anche la margarina e tutti i prodotti confezionati da forno, in cui sono presenti in abbondanza i grassi cosiddetti trans, ottenuti dai processi di idrogenazione di oli vegetali.

 

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