L’educazione sessuale riduce il rischio di gravidanze indesiderate e malattie

di Redazione

L'educazione sessuale degli adolescenti può essere efficace per ridurre le gravidanze indesiderate ed anche l'incidenza delle malattie sessualmente trasmissibili.

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L’educazione sessuale degli adolescenti può essere efficace per ridurre le gravidanze indesiderate ed anche l’incidenza delle malattie sessualmente trasmissibili, senza che ciò significhi automaticamente la riduzione quantitativa dei rapporti sessuali.

A tali considerazioni è giunto uno studio, apparso su Journal of Adolescent Health, secondo il quale insegnare ai ragazzi l’astinenza non è sufficiente a proteggerli sia dal rischio di gravidanze indesiderate che dal pericolo di malattie sessualmente trasmesse.

Analizzando i dati ottenuti da un’intervista fatta a 1.719 ragazzi, eterosessuali e di età compresa tra 15 e 19 anni ed i dati ottenuti da un sondaggio a livello nazionale negli Stati Uniti realizzato nel 2002, si è evidenziato che un ragazzo su quattro ha ricevuto come educazione sessuale solo l’invito all’astinenza, il 9% nessuna educazione sessuale, e la restante percentuale ha invece affrontato programmi di educazione sessuale che comprendevano anche informazioni su controllo delle nascite e protezione contro il contagio da malattie sessualmente trasmissibili.

I risultati, prevedibilmente, indicavano che i ragazzi che ricevono informazioni complete hanno il 60% in meno di probabilità di rischio di incorrere in una gravidanza indesiderata.

Questi dati sostengono la tesi di coloro che sono convinti che non basti insegnare l’astensione sessuale ai giovani, ma che sia necessario accompagnare a questa, comunque, un’educazione che metta i ragazzi in grado di adottare misure protettive efficaci per non compromettere il loro futuro.

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