Un farmaco per agire sul desiderio sessuale nella donna

di Redazione

Un farmaco sperimentale non a base di ormoni potrebbe essere utilizzato come stimolatore del desiderio sessuale nella donna.

desiderio

Un farmaco sperimentale non a base di ormoni potrebbe essere utilizzato come stimolatore del desiderio sessuale nella donna un problema che, si pensa, è presente in una donna su dieci nei paesi industrializzati. Ciò, indirettamente è inoltre causa di disagio e talvolta difficoltà nella relazione.

Per questo tipo di problematica, al momento non ci sono terapie farmacologiche; esistono, è vero, alcuni accorgimenti come pomate che stimolano l’afflusso di vasi sanguigni nell’area genitale, ma non ci sono farmaci che agiscono invece sul cervello.

Almeno fino ad oggi: una nuova sperimentazione clinica infatti, condotta per conto di Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals è in attesa, negli Stati Uniti, dell’approvazione della U.S. Food and Drugs Administration per poter essere commercializzata.

Non si sa ancora quale posizione assumerà il supremo organo di controllo americano al riguardo, anche se proprio di recente aveva respinto un farmaco ormonale che avrebbe dovuto essere impiegato per le stesse ragioni.

Il nuovo farmaco è il primo a lavorare direttamente sul cervello, piuttosto che agire stimolando fisicamente il corpo della donna.

Chiamato flibanserin, esso stimola un recettore della serotonina nel cervello e ne blocca un secondo. L’effetto complessivo è un abbassamento dei livelli di serotonina con la conseguenza di una riduzione delle inibizioni.

Gli studi clinici sul farmaco hanno coinvolto più di 5.000 donne europee ed americane che sono state sottoposte sia alla somministrazione del farmaco in dosi da 25 a 100 mg al giorno, sia a medicine placebo.

Il farmaco non ha avuto alcun effetto se somministrato per meno di 100 mg al giorno, e nelle donne sottoposte ad un dosaggio maggiore, il dato medio ha riscontrato un aumento di eventi sessuali soddisfacenti di circa 1,7 punti rispetto a livelli base. Per le donne sottoposte all’effetto placebo tale aumento è aumentato di 0,8 punti.

Le donne hanno anche ottenuto punteggi significativamente più elevati nella valutazione del desiderio sessuale e significativamente inferiori nella scala di misurazione dei livelli di disagio causati dal mancato desiderio.

Il farmaco però sembra per ora provocare anche effetti collaterali abbastanza significativi, come nausea, mal di testa, stanchezza e vertigini: il 15% delle donne ha abbandonato la sperimentazione proprio per gli effetti collaterali.

Il fatto di utilizzare un farmaco per stimolare il desiderio sessuale sembra comunque sollevare non pochi dubbi: secondo alcuni ricercatori infatti, il farmaco non è in grado di intervenire sugli effettivi problemi che causano una mancata o ridotta libido, come lo stress o i problemi relazionali.

La stessa idea di utilizzare un farmaco che agisca a livello cerebrale agendo sulle inibizioni potrebbe sollevare non poche perplessità.

Fonte: LosAngelesTimes

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