Cuffia Dignicap contro la caduta di capelli durante la chemioterapia

di Emma

La cuffia sperimantale blocca la caduta dei capelli durante la chemioterapia

chemioterapia

Si chiama Dignicap ed è una nuova cuffia che eviterebbe la caduta dei capelli, effetto collaterale quasi inevitabile a seguito della chemioterapia.

La cuffia viene prodotta da un’azienda svedese, la Dignitana, e si è dimostrata particolarmente efficace, a livello sperimentale, durante la chemioterapia per Miriam Lipton, una donna di San Francisco, malata di tumore al seno.

Due anni fa ha indossato la DigniCap che le ha consentito di evitare la caduta dei capelli preservandone la maggior parte anche durante la chemioterapia. Su che cosa si basa il principio d’azione della cuffia? In pratica indossandola il cuoio capelluto viene portato a temperature vicine allo zero andando a ridurre la circolazione sanguigna nella zona della testa: in questo modo rende molto difficile anche alle medicine di raggiungere e danneggiare i follicoli piliferi causando la caduta dei capelli.

La caduta dei capelli, delle ciglia e dei peli rappresenta uno degli aspetti più difficili legati alla malattia e soprattutto per le donne: vengono alterate l’immagine e la percezione di sé stessi creando molto spesso un serio problema di carattere psicologico. 

CHEMIOTERAPIA, ANCHE IN ITALIA LA CUFFIA CONTRO LA CADUTA DEI CAPELLI

Unica nota positiva, il fatto che la caduta dei capelli rappresenta un processo reversibile: entro 4-6 mesi dalla fine della chemio, i capelli ricrescono regolarmente.

La Dignicap non è il primo tipo di cuffia inventata per poter contrastare la caduta dei capelli durante la chemio: in Inghilterra viene già utilizzata la Paxman, una particolare cuffia refrigerata che si basa, come la Dignicap, sul raffreddamento controllato del cuoio capelluto durante le sedute di chemioterapia.

Anche in questo caso la cuffia riduce l’afflusso di sangue al cuoio capelluto e riduce anche la quantità di farmaco direttamente sui bulbi piliferi andandone a ridurre la caduta. In Italia la Paxman, del valore di 30 mila euro, è stata recentemente acquistata per l’ospedale di Carpi dall’equipe della Medicina Oncologica diretta da Fabrizio Artioli, in collaborazione con l’Associazione Malati Oncologici.

 

 

Foto Thinkstock

 

 

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