Pesce azzurro dimezza il rischio di artride reumatoide

di Emma

Consumare regolarmente pesce azzurro a tavola è la migliore forma di prevenzione dell’artride reumatoide

dv258001Mangiare regolarmente pesce azzurro dimezza il rischio di sviluppare l’artride reumatoide: lo suggerisce un recente studio condotto dai ricercatori dell’Institute of Environmental Medicine, Karolinska Institutet e pubblicato sulla rivista Annals of the Rheumatic Diseases.

Mangiare una sola porzione di pesce azzurro a settimana può rivelarsi fondamentale a livello di prevenzione di questo tipo di malattia.

Il pesce azzurro, alici, sardine, aringhe, sgombri tanto per citarne qualche qualità, è considerato un tipo di pesce poco prelibato, ma in realtà è ricchissimo per le sue qualità nutrizionali: è molto digeribile, ricco di calcio e soprattutto è ricco di grassi insaturi e soprattutto dei famosi omega 3. 

Insomma un vero toccasana per la salute e sarebbero proprio gli omega 3 a svolgere un importante ruolo antinfiammatorio protettivo nei confronti della malattia.

PREVENIRE LE ALLERGIE A TAVOLA MANGIANDO PESCE

I ricercatori hanno condotto lo studio lungo ben dieci anni su oltre 32mila donne svedesi: nel corso del periodo di monitoraggio le donne hanno consumato mediamente una porzione diverse qualità di pesce a settimana. 

I dati hanno dimostrato che mangiare pesce riduce in ogni caso il rischio di sviluppare l’artride reumatoide anche se in modo diverso.

Nelle donne che hanno mangiato regolarmente pesce il rischio di sviluppare artride reumatoide si è ridotta di un terzo, nelle donne che invece hanno consumato regolarmente pesce azzurro nel corso degli anni il rischio di contrarre l’artride reumatoide si è invece dimezzato. Gli stessi effetti si riscontravano però se venivano consumate quattro porzioni a settimana di qualsiasi tipo di pesce.

Insomma i dati parlano chiaro: secondo i ricercatori l’assunzione di acidi grassi 3 nelle donne svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione dell’artride reumatoide. 

Tra l’altro la prevenzione rappresenta l’arma migliore contro l’artride reumatoide visto che in effetti l’origine di questa malattia autoimmune è praticamente sconosciuta e che non esiste una cura definitiva: si tratta di una malattia che colpisce soprattutto le donne, di età compresa fra i 40 e i 60 anni e si presenta con dolore a livello di articolazioni, muscoli e tendini fino ad essere invalidante nei casi più gravi.

 

 

Foto Thinkstock

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