Un farmaco per prevenire i tumori alla prostata

di Redazione

Il farmaco sperimentato è in grado di ridurre o contenere la crescita del tumore fino a dimensioni tali da rendere possibile la sua individuazione.

prostata

Un farmaco già utilizzato per combattere il tumore alla prostata è risultato ampiamente valido anche nella prevenzione del male.
Lo rivela un ampio studio, commissionato dalla GlaxoSmithKline , l’azienda produttrice del farmaco, il dutasteride.
I ricercatori hanno pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine i risultati della ricerca compiuta su un campione di più di 6500 uomini di età compresa tra i 50 ed i 75 anni di età ad alto rischio di tumore alla prostata per gli alti livelli di PSA trovati nel sangue ma ancora senza un tumore conclamato.
Ad una parte dei partecipanti è stato somministrato una dose giornaliera di farmaco, mentre ad un altro gruppo è stata somministrata una pillola innocua.

Nel corso dello studio, il cancro della prostata è stato diagnosticato in 659 degli uomini che prendevano il farmaco, mentre in coloro che prendevano la pillola senza effetti terapeutici l’incidenza del tumore è stata superiore, in 858 casi.

Tra gli uomini con una storia familiare alle spalle di tumori alla prostata il farmaco ha ridotto il rischio di diagnosi di tumore del 31,4%.

Non è la prima volta che questa specifica classe di farmaci è risultata essere un buon strumento di prevenzione: nel 2003 un’equipe di ricercatori aveva già dimostrato analoghe proprietà per un farmaco similare, il finasteride, capace di ridurre di un quarto il rischio di tumore alla prostata in uomini sani. Si era però anche riscontrato che i tumori che si sviluppavano successivamente erano tutti molto più aggressivi.

Attualmente entrambi i farmaci sono prescritti per gli uomini che hanno una formazione tumorale benigna alla prostata, una condizione relativamente comune con l’età che può provocare sintomi dolorosi nell’urinare.

I ricercatori che hanno valutato gli effetti del dutasteride sostengono che la maggior parte dei tumori scoperti negli uomini che hanno partecipato all’esperimento erano probabilmente già presenti, sebbene di dimensioni così ridotte da non essere individuati.

Ciò sarebbe di sostegno all’idea che il farmaco sperimentato è in grado di ridurre o contenere la crescita del tumore fino a dimensioni tali da rendere possibile la sua individuazione.

Mentre le autorità sanitarie stanno valutando l’efficacia del farmaco come strumento di prevenzione si evidenzia come i risultati positivi dell’esperimento debbano ancora essere valutati su un arco temporale più lungo di quello per cui è durato lo studio, per capire se tale effetto preventivo rimane valido anche sul lungo periodo.

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