Scoperta correlazione stress-cancro

di Emma

Il gene dello stress svolge un ruolo determinante nella diffusione della neoplasia

stressEsiste una stretta correlazione fra lo stress e lo sviluppo del cancro

A metterlo in evidenza è uno studio condotto dalla Ohio State University, già pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Investigation, che ha dimostrato come l’Atf3, il gene dello stress, che si attiva in presenza dello stress e di preoccupazioni, svolga un ruolo determinante nella diffusione della malattia. 

Secondo i ricercatori il comportamento del gene dello stress è duplice: in pratica favorisce il suicidio delle cellule sane che vengono riconosciute come malate e viene ingannato dalle cellule tumorali che continuano a diffondersi nelle altre zone del corpo.

Come possa scatenarsi questo meccanismo però, i ricercatori non sono ancora stati in grado di spiegarlo.

I dati sono stati raccolti su uno studio condotto su 300 donne con tumore al seno dimostrando che esiste un vero e proprio legame tra l’attivazione del gene Atf3 e lo sviluppo del tumore.

Non è neppure la prima volta che viene messo in evidenza il legame esistente fra l’ansia e lo stress e il rischio di sviluppare una neoplasia: uno studio dello scorso anno condotto dall’Università di Stanford e pubblicato su PLoS One, aveva già dimostrato come i modelli animali più soggetti all’ansia fossero esposti a forme più aggressive di tumore, presentando anche livelli più bassi di linfociti regolatori T, le cellule del sistema immunitario che ne diminuiscono l’efficacia, presentando anche valori più bassi di corticosterone, l’ormone prodotto dall’organismo per poter rispondere non solo allo stress, ma anche alla malattie.

STRESS PUO’ CAUSARE IPERTENSIONE E MALATTIE CARDIACHE

Già allora i ricercatori avevano messo in evidenza due tipi diversi di stress, uno buono, l’altro cattivo. 

Il primo, conosciuto anche come stress a breve termine, si prova quando ad esempio si è impegnati nella consegna di un lavoro importante ed è positivo perché aiuta a potenziare il sistema immunitario aiutando a rispondere alle situazioni. 

Lo stress negativo invece è quello costante e continuativo, che può derivare ad esempio dal prendersi costantemente cura di una persona malata, che a lungo andare può ridurre la capacità dell’organismo di combattere le malattie.

Di certo i risultati del recente studio potrebbero risultare utili per favorire lo sviluppo di nuovi farmaci. 

 

Foto Thinkstock

 

 

 

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