Ospedali militari aperti anche ai civili

di Emma

Le strutture militari potrebbero essere aperte ai civili come supporto del Servizio Nazionale Sanitario

Gli ospedali, i poliambulatori e i centri diagnostici dedicati alle Forze Armate e ai Carabinieri potrebbero aprire molto presto le loro porte anche ai civili.

È quanto sarebbe già previsto nel programma di riorganizzazione della Difesa contenuto nella riforma dello strumento militare. Il programma contiene non solo un ridimensionamento del numero di militari, ma anche il riordino delle strutture organizzative tra cui la sanità militare. Dunque non sembra molto lontano il momento in cui gli ospedali destinati ai militari potrebbero aprirsi ai civili attraverso delle convenzioni con le Regioni. In questo modo i medici militari potrebbero avere anche la possibilità di esercitare la libera professione intramoenia. La decisione di aprire le strutture militari sarebbe un vero e proprio supporto al Servizio sanitario nazionale in un momento di difficoltà.

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Da valutare positivamente anche l’elevato numero di medici militari di diversa specializzazione e competenze (come per le ferite d’arma da fuoco o per le lesioni del ginocchio) che potrebbero essere messi a disposizione dei civili e non solo dei militari, fra Esercito, Marina ed Aeronautica, la maggior parte dei quali sono sani e giovani.

La legge è al vaglio della Camera dopo un primo via libera del Senato agli inizi di novembre, e solo dopo l’eventuale approvazione sarà possibile avere un quadro più chiaro della riorganizzazione anche per poter capire quali saranno le strutture oggetto delle convenzioni con le Regioni. Sembra certo che in ogni caso il polo ospedaliero principale resterà quello del Celio a Roma che sarà potenziato così come dovrebbe esserlo il polo ospedaliero di Taranto.

 

Foto Thinkstock

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