Giornata Nazionale Morbo di Parkinson 2013

di Redazione

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Il morbo di Parkinson, in Italia, colpisce ben 230.000 persone. Una cifra che è destinata a crescere a dismisura. Questa gravissima malattia condiziona il futuro di intere famiglie, poiché tutti i familiari si mobilitano per prestare assistenza ai malati. Al momento, inoltre, il Parkinson può essere controllato..ma non si scappa. Da questa malattia, ad oggi, non si può infatti guarire.

I dati parlano di soggetti affetti dal morbo che hanno più di 65 anni. L’età di insorgenza della malattia, però, si sta abbassando. Sono sempre di più (in media uno su quattro) i pazienti che hanno meno di cinquant’anni e il 10% del totale ha meno di 40 anni.Per combattere questo gravissimo problema è nato l’Osservatorio Nazionale Parkinson. Un progetto italiano sulla base del protocollo europeo sull’invecchiamento attivo che fornisce un punto di raccolta e analisi dei dati inerenti allo sviluppo della patologia.

La piattaforma sarà online a partire dal prossimo anno (2014). Questo progetto mira a risolvere i problemi assistenziali nella malattia di Parkinson, che principalmente provengono dalla numerosità della malattia nonché dall’andamento cronico peggiorativo con fasi avanzate di malattia caratterizzate da marcata invalidità e necessità di ricorrere a interventi complessi che comprendono neurochirurgia funzionale, terapie infusionali, riabilitazione.

Gli esperti sottolineano la necessità di una gestione complessiva a livello regionale, con Centri di Riferimento di alta specializzazione in grado di formulare gli indirizzi diagnostico-terapeutici e la selezione e presa in carico dei pazienti che sono soggetti a terapie complesse a costo elevato, affiancati da un organizzazione ambulatoriale a distribuzione territoriale per erogare in modo uniforme le prestazioni diagnostiche, terapeutiche e riabilitative. In sostanza, come per altre malattie neurologiche (ad esempio, ictus) si fa riferimento sempre più frequentemente ad un modello “Hub & Spoke”.

 

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