Autismo ed interruzione del flusso di coscienza

di Redazione

Scoperta una possibile cura per l'autismo.

La comunicazione tra sé e sé, a livello di coscienza o di pensiero, il discorso interiore che costantemente accompagna ciascuno di noi dando forma e contenuto ai nostri più fugaci e primordiali flussi di coscienza, guidandoli dalla nascita alla morte, sarebbe di fondamentale importanza, come forse qualcuno già saprà, per lo sviluppo delle nostre capacità intellettivo-cognitive nonché per il mantenimento di un equilibrio psicofisico quanto mai adeguato.

IL FUMO IN GRAVIDANZA NON SCATENEREBBE L’AUTISMO

L’interruzione, se non addirittura la mancanza, di questi basilari processi formativi e conservativi della psiche umana, secondo quanto recentemente dichiarato dai medici della prestigiosissima Durham University, sarebbe alla base dello sviluppo dell’autismo, patologia della quale, purtroppo, non si sarebbe riusciti ancora a carpire il mistero così da risolverlo definitivamente.

Eppure questa scoperta, se non decisiva ai fini della comprensione dei meccanismi dell’autismo, ben lungi dal poter venir identificati o chiariti dalla semplicistica soluzione proposta, potrebbe invece essere di fondamentale importanza per la risoluzione della patologia oggi alla nostra attenzione.

AUTISMO ED EVOLUZIONE DELLA SPECIE

Gli psicologi dell’antica e celeberrima università inglese, come dichiarato dalle colonne della rivista scientifica di settore Development and Psychopathology, incaricata di raccogliere le impressioni in merito alla recente sensazionale scoperta britannica, sarebbero infatti riusciti a capire come la cura dell’autismo debba obbligatoriamente passare per il ripristino del discorso interiore del paziente che, piuttosto che venir scoraggiato ad assumere comportamenti che, normalmente, potrebbero venir considerati anomali o bizzarri, andrebbe incoraggiato, per esempio, a ripetere, ad alta voce, non solamente i propri pensieri, nell’esatto momento in cui verrebbero formulati, bensì anche le proprie azioni, così che, ragionando, acquisisca maggiore consapevolezza del proprio ruolo/posto nel mondo.

SINDROME DI ASPERGER

Un esempio concreto, come suggerito dai medici responsabili della ricerca oggi alla nostra attenzione, potrebbe essere quello di convincere il bambino autistico ad imparare a memoria il proprio orario scolastico, eventualmente quotidianamente ripetendolo ad alta voce alla madre, al padre od al caregiver chiunque esso sia, piuttosto che indirizzarlo verso la compilazione di un più semplice e banale, per nulla stimolante, orario visivo.

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