Come difendersi dalle zanzare

di Emma

Zanzare: perché pungono e come difendersi

zanzarePuntale come ogni anno torna l’estate, ma anche le fastidiosissime zanzare che pungono e si nutrono di sangue rilasciando sostanze infiammatorie e nei casi più gravi addirittura sostanze allergizzanti che possono scatenare addirittura uno shock anafilattico. 

Fortunatamente nella maggior parte dei casi le punture delle zanzare si limitano al fastidio soprattutto quando sono multiple e di conseguenza ravvicinante.

Come alleviare il fastidio delle punture delle zanzare? Per ridurre immediatamente il fastidio è possibile applicare impacchi di acqua calda che possono decongestionare la zona interessata mentre gli impacchi con acqua fredda o il ghiaccio possono aiutare a ridurre l’arrossamento, il gonfiore e il dolore. Anche l’applicazione di creme lenitive o all’ossido di zinco può aiutare a contrastare il prurito e il dolore.

Il consiglio in ogni caso è sempre lo stesso: meglio non grattarsi per evitare che la zona si infetti ulteriormente, ma se dovesse accadere va applicata una cremina antibiotica (magari su suggerimento del farmacista) o una crema al cortisone nel caso in cui la zona sia molto gonfia. Le zanzare tra l’altro non pungono troppo indistintamente, ma vengono stimolate anche da una serie di fattori diversi. Qualche esempio?

 

PUNTURE D’INSETTI RIMEDI

 

Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che chi ha il gruppo sanguigno zero è maggiormente esposto al rischio di essere punto: la pelle umana produce un agente chimico che permette alle zanzare di riconoscere proprio il gruppo sanguigno dell’individuo.

A giocare come fattore puntura, ci sono insomma alcune componenti genetiche che possono attirare o meno le zanzare: si parla non solo di gruppo sanguigno, ma anche di sudorazione o di temperatura corporea. 

 

Non mancano però anche altri fattori che possono renderci più appetibili per le zanzare: questi piccoli fastidiosissimi insetti sono molto spesso attirati da alcune sostanze presenti nel nostro sudore, come l’acido lattico, l’acido urico o l’ammoniaca presenti soprattutto in cui ha fatto attività sportiva; sono attirate dagli organismi che producono anidride carbonica e quindi ad essere particolarmente esposte sono anche le donne in gravidanza. 

 

 

 

Foto Thinkstock

 

 

 

 

 

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