Cosmetici di Halloween: possono essere nocivi?

di Redazione

I ricercatori hanno infatti individuato nei cosmetici per Halloween tutta una serie di sostanze considerate nocive per la salute.

halloween

Vampiri streghe e mostri misteriosi, si avvicina il giorno di Halloween, una festività diffusa nei paesi anglosassoni e che piano piano ha preso piede anche qui in Europa. Zucche sorridenti, cappellacci e mantelli sono il corollario ideale nelle feste di fine ottobre, ed anche le pitture sul viso, per sembrare ancora più brutti e spaventosi.
Ed è proprio sui cosmetici per Halloween, come per quelli del carnevale e di altre simili ricorrenze che si è appuntata l’attenzione dei una recente ricerca promossa negli Stati Uniti dall’organizzazione Campaign for Safe Cosmetics.

Testando una decina di prodotti, tra quelli più comuni in vendita nei negozi e su Internet, i ricercatori hanno infatti individuato nei cosmetici tutta una serie di sostanze considerate nocive per la salute.

Tra queste il piombo, ed una serie di altre sostanze allergeniche, come nichel, cobalto e cromo, talvolta in misura superiore a quella consentita dalle leggi nazionali in merito.

La ricerca non ha dato esito positivo sulla presenza di metalli pesanti come arsenico e mercurio, fortunatamente, ma ciò non significa che su altri prodotti non testati essi possano essere presenti.

Il problema è che sovente prodotti simili non sono sottoposti a rigorose misure di controllo da parte delle istituzioni sanitarie, e quindi può essere facile che possano veicolare sostanze nocive senza che vi sia un’attenzione adeguata al riguardo.

Tra i prodotti testati, il piombo variava da 0.054 parti per milione a 0,65 parti per milione. Quattro prodotti su 10 avevano nichel presente nella misura di 2,1 a 5,9 parti per milione, due su 10 avevano cobalto presente con livelli da 4,8 a 5,5 parti per milione; in cinque prodotti era presente cromo nella misura di 1,6 a 120 parti per milione. Livelli superiori dunque ad 1 parte per milione, ritenuta il massimo di percentuale non nociva.

Non solo metalli pesanti e sostanze allergeniche, colori per il volto e cosmetici contaminati che hanno provocato prurito ed altre reazioni nei bambini sono stati rinvenuti sovente sul mercato in questi ultimi anni.

E’ vero, sostengono alcuni ricercatori, che usandoli una volta all’anno tali cosmetici rappresentano un rischio relativamente contenuto, tuttavia occorre prestare molta attenzione a che i colori non vengano in contatto con mucose ed occhi, ed in generale bisogna attenersi scrupolosamente alle istruzioni d’uso.

Da parte delle istituzioni sanitarie nazionali poi un maggior rigore nei test e sulla commercializzazione di tali prodotti sarebbe necessario per evitare la diffusione di sostanze nocive su un target, quello dei bambini e dei ragazzi, particolarmente sensibile e fragile.

Fonte HealthCom

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