Succo di uva efficace contro le malattie renali

di Emma

Il succo di acino d’uva sarebbe un ottimo rimedio contro le malattie renali. Lo studio.

Una dieta ricca di grassi può avere effetti molto negativi sulla salute andando a causare anche le malattie renali.

Ma il succo d’uva potrebbe rilevarsi un rimedio efficace nella lotta contro le malattie renali. Ad essere particolarmente efficace sarebbe in realtà l’estratto dal seme dell’acino dell’uva Gsse.

È già noto che contengano molti antiossidanti ma i loro effetti positivi sono stati l’oggetto di studio di una ricerca pubblicata su Applied Physiology, Nutrition and Metabolism e condotta dal Laboratory of Bioactive Substance at the Center of Biotechnology di Borj-Cedria in Tunisia.

I ricercatori si sono concentrati sugli effetti del Gsse tratto da un cultivar di uva del nord Tunisia effettuando l’esperimento sui topi.

I topi in questione presentavano problemi ai reni causati da diete ad alto contenuto di grassi. Gli scienziati hanno somministrato ai topi una dose di estratto di semi dell’acino d’uva e hanno notato che gli animali hanno presentato delle inversioni, seppur lievi, di deposito dei valori di trigliceridi.

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La dose somministrata è stata pari a 35 grammi/g per 70 chili di un adulto umano e i dati ottenuti dallo studio lasciano ben sperare sul futuro della ricerca e su una concreta applicazione. Secondo gli scienziati i valori dei trigliceridi hanno presentato un’inversione di tendenza, anche non totale, per merito dei polifenoli, tra cui anche il resveratrolo di cui il Gsse è molto ricco.

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Di certo una dieta corretta è indispensabile per mantenere una buona funzionalità renale ed è importante seguire una dieta ricca di alimenti antiossidanti e ricchi di vitamine, tra cui i peperoni rossi, le cipolle, il cavolo e naturalmente l’uva.

È molto importante anche controllare l’eventuale presenza di sintomi che possono indicare le malattie renali, come l’aumento della sete, l’emissione frequente di piccole quantità di urine, ma anche sapore sgradevole in bocca, affaticamento persistente, perdita di appetito, pallore o anche aumento della pressione sanguigna.

Foto Thinkstock

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