Spam sui prodotti dimagranti fanno presa sugli adoloescenti

di Redazione

Tra adolescenti e giovani adulti quasi la metà leggono i messaggi di spam, soprattutto quelli che trattano di rimedi naturali e farmaceutici per perdere peso.

spam

Un curioso filone di ricerca che ha dato risultati sorprendenti, quello dei ricercatori del Brooklyn College presso la City University di New York. Un questionario proposto a 200 studenti, di cui almeno un terzo con problemi di obesità e sovrappeso, ha scoperto che, tra adolescenti e giovani adulti quasi la metà leggono i messaggi di spam, soprattutto quelli che trattano di rimedi naturali e farmaceutici per perdere peso.
Secondo una recente ricerca condotta da PloS Medicine, il 73% di tutto il traffico via mail consiste di spam, e, di questi, circa un terzo sono messaggi che riguardano la salute e l’aspetto fisico.

La nuova ricerca pubblicata su Southern Medical Journal suggerisce che le pubblicità “spam” che trattano di peso corporeo, di medicine e tecniche per dimagrire sono seguite dagli adolescenti che non solo leggono i contenuti ma, in una percentuale consistente, acquistano anche i prodotti pubblicizzati.

I ricercatori avevano inserito una serie di domande su spam e truffe online nel questionario somministrato agli studenti e sono rimasti sorpresi nello scoprire, contrariamente alle loro aspettative, che una grande percentuale di studenti è risultata invece interessata ai prodotti offerti.

Tra gli studenti con problemi di peso, il 42% ha riportato di aver letto i messaggi di spam che offrono prodotti per perdere peso, e quasi il 19% ha in seguito ordinato il prodotto pubblicizzato.

Tra gli studenti di peso normale, il 18 per cento ha dichiarato di leggere le e-mail e quasi il 5% ha acquistato il prodotto.

I ricercatori ammettono in una nota a margine dello studio di essere rimasti colpiti dai risultati, soprattutto in coloro che, pur di peso nella norma, hanno tuttavia non solo letto i messaggi di spam ma hanno addirittura proceduto agli acquisti dei prodotti offerti.

Secondo i ricercatori ciò starebbe a significare che questa particolare fascia di popolazione è ipersensibile ai problemi legati a peso corporeo ed obesità, oltre ad essere particolarmente più vulnerabili ai messaggi di spam, perchè più propensi ed inclini a correre i rischi derivati dall’affidarsi a medicinali e rimedi non sempre testati e valutati da organizzazioni mediche e scientifiche.

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