La pianta della pesca è originaria della Cina, dove viene addirittura venerata perchè rappresenta l'immortalità e la coltivano da più di 5.000 anni.

pesche

Dopo aver parlato delle proprietà del melone, dell’anguria, i kiwi e delle fragole che sono frutti tipicamente estivi, oggi parliamo di un altro frutto molto gustoso che è il re delle tavole italiane nella stagione calda: la pesca.
La pianta della pesca è originaria della Cina, dove viene addirittura venerata perchè rappresenta l’immortalità e la coltivano da più di 5.000 anni.



Come la maggior parte della frutta, la pesca è composta per lo più di acqua, che in percentuale supera il 90 per cento del totale, poi troviamo diversi sali minerali come il sodio, il ferro, il calcio e il fosforo, ma quello che è contenuto in maggioranza è il potassio (come per la banana); per quanto riguarda invece la presenza delle vitamine, sono presenti in modo abbondante la A, la B, la C, la K e la E.
Poi, per completare le sostanze, al suo interno si trovano anche una limitata quantità di proteine, lipidi, zuccheri semplici e glucidi; mentre gli acidi presenti sono l’acido tartarico, l’acido malico e l’acido citrico.
Le principali proprietà della pesca sono tonificanti, rinfrescanti e disintossicanti; tutto questo grazie alla presenza massiccia di vitamine sali minerali come il potassio soprattutto che è un ottimo ricostituente.
Essendo molto alta la percentuale di vitamina C all’interno della pesca, mangiarne anche solo una al giorno vorrebbe dire proteggersi da infezioni virali di vario tipo.
E la presenza di potassio, lo ricordiamo, è molto utile per riacquistare energia dopo uno sforzo fisico intenso.

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