Il cibo spazzatura infiamma e danneggia i tessuti

di Redazione

Il cibo spazzatura, infatti, infiammerebbe il tessuto adiposo molto più rispetto a quanto lo farebbero normalmente i cibi semplicemente grassi.

Il cibo spazzatura infiamma e danneggia i tessuti

La peggiore delle diete, stando a quanto avrebbero avuto recentemente modo di appurare i ricercatori della prestigiosa Duke University degli Stati Uniti d’America, potrebbe essere non già quella ipercalorica e ad alto, se non altissimo, contenuto di grassi, bensì quella basata sugli alimenti cosiddetti spazzatura che, per esempio, si potrebbero copiosamente trovare nei fast food di mezzo mondo.

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Meglio, in fin dei conti e nonostante non sia affatto salutare, seguire un regime alimentare ricco di grassi, soprattutto saturi ed animali, piuttosto che recarsi, magari giornalmente, presso un qualsiasi fast food poiché questa scelta potrebbe causare l’accelerazione della degenerazione cellulare dovuta all’obesità ed al trascorrere degli anni.

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Il cibo spazzatura, infatti, infiammerebbe il tessuto adiposo molto più rispetto a quanto lo farebbero normalmente i cibi semplicemente grassi.

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Per dimostrarlo, come recentemente riportato dalla rivista scientifica PLoS ONE, i ricercatori statunitensi avrebbero osservato, sul lungo periodo, gli effetti di tre diverse diete, una quanto più bilanciata, una quanto più grassa e una quanto più ricca di alimenti spazzatura, sull’organismo di altrettanti gruppi di volontari.

I risultati della sperimentazione sarebbero stati commentati dalla responsabile del progetto, la dottoressa Liza Makowski, che avrebbe così commentato: “Analizzando gli effetti delle diverse diete su un gruppo di volontari, abbiamo scoperto che la dieta in cibo spazzatura causa un maggior rischio di infiammazione dei tessuti grassi nel corpo umano, un effetto collaterale tipico dell’obesità. L’effetto di infiammazione era anche piu’ alto rispetto a quello provocato dalla dieta ricca in grassi animali. In aggiunta, questa dieta offre pochissime fibre protettive per l’apparato digerente, e contiene molti ingredienti associati a un aumento del rischio di malattie coronarie, ictus e diabete di tipo 2”.

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