Le fave appartengono alla famiglia delle Leguminose

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Dopo aver parlato delle proprietà delle castagne e del cetriolo, che in questo periodo è diventato il protagonista delle cronache a causa del batterio della Escherichia Coli che ha già ucciso ben 25 persone in Germania, oggi vogliamo parlare di un legume molto particolare: le fave.
Le fave appartengono alla famiglia delle Leguminose come le lenticchie, i piselli ed i fagioli e sono originarie dei paesi dell’Asia, ma successivamente vennero coltivate dai greci, dagli egizi e dai romani.



Le fave sono composte per l’80 per cento da acqua, 12 per cento da carboidrati, 5,5 per cento da proteine, mentre la restante parte è composta da fibre e sali minerali come il potassio, il ferro, il magnesio, lo zinco, il calcio, il fosforo, il sodio ed il selenio.
Le vitamine presenti sono le vitamine del gruppo B (in particolar modo la B1, la B2, la B3, la B5 e la B6) e la vitamina C.
L’acido aspartico, l’acido glutammico, l’alanina, l’arginina, la leucina, la tirosina, la treonina, il triptofano e la valina sono gli aminoacidi presenti al loro interno.
Nelle fave è presente un aminoacido chiamato L-dopa che alza la dopamina presente nel cervello; questa sostanza aiuta a combattere l’insorgenza del morbo di Parkinson.
Sono anche consigliate per chi soffre di problemi intestinali in quanto regolano il transito fecale; mentre la vitamina C permette di far assorbire il ferro contenuto nelle fave stesse.

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