Come prevenire le intossicazioni estive

di Redazione

Ricordiamo, infine, come per eliminare qualsiasi traccia di anisakis, microrganismo parassita davvero molto simile alla tenia, bisognerebbe congelare il pesce appena pescato, ad una temperatura inferiore ai -20 gradi centigradi, per non meno di 24 ore.

Come prevenire le intossicazioni estive

I principali rischi cui potrebbero andare incontro i vacanzieri di mezza Italia, a causa delle concessioni che da sempre ci si farebbe nel periodo estivo, sarebbero rappresentati sia dalle più differenti infezioni, causate dal contatto con sostanze anomale o inusuali e contro le quali l’organismo del turista non presenterebbe le adeguate difese immunitarie (si potrebbe citare, a titolo puramente esemplificativo, la cosiddetta puntura della medusa piuttosto che quella del riccio di mare), sia dalle più differenti intossicazioni di carattere alimentare.

PREVENIRE LE SCOTTATURE SOLARI

Ad essere imputati del maggior numero di avvelenamenti e, purtroppo e nei casi più disperati e particolari, e decessi sarebbero da sempre il pesce, specie se consumato crudo, ed i funghi che, seppur perfettamente commestibili, potrebbero dare grossi problemi anche nel caso in cui vengano mangiati in grandi ed importanti quantità.

RIMEDI CONTRO DISTURBI ESTIVI

A tal proposito il Ministero della Salute, grazie alla preziosa ed importante collaborazione del Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano, avrebbe recentemente redatto una breve ed esaustiva guida, reperibile sia sul sito internet ufficiale del dicastero summenzionato sia su quello dell’azienda sanitaria del capoluogo lombardo, alla raccolta, alla conservazione ed al consumo sia del pesce crudo che dei funghi.

COS’È LA ROSACEA

Per evitare i più diffusi e comuni problemi derivanti dal consumo di questi particolari alimenti, ricordano i responsabili del Ministero della Salute, basterebbe, molto semplicemente, utilizzare solamente ingredienti dei più freschi, così da scongiurare, specialmente nel caso del pesce crudo, qualsiasi possibilità di contrarre la salmonellosi o, nel caso dei funghi, qualsiasi, anche lieve, indigestione.

Bisognerebbe, inoltre, prestare moltissima attenzione al consumo di funghi conservato sott’olio, poiché questa particolare conservazione potrebbe causare lo sviluppo della tossina botulinica, uno dei più potenti veleni neurotossici naturali, e di quelli di cui non è più che certa la provenienza e la commestibilità.

Ricordiamo, infine, come per eliminare qualsiasi traccia di anisakis, microrganismo parassita davvero molto simile alla tenia, bisognerebbe congelare il pesce appena pescato, ad una temperatura inferiore ai -20 gradi centigradi, per non meno di 24 ore.

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