Il cardo è una pianta originaria del bacino Mediterraneo ed era conosciuto sin dai tempi dei romani, tanto che persino Plinio Il Vecchio ne parla nei suoi scritti; in apparenza sembra un sedano, ma ha una stretta similitudine con il carciofo

Dopo aver parlato delle proprietà della lattuga, della melanzana, degli asparagi, della patata e delle carote, oggi parliamo del cardo.
Il cardo è una pianta originaria del bacino Mediterraneo ed era conosciuto sin dai tempi dei romani, tanto che persino Plinio Il Vecchio ne parla nei suoi scritti; in apparenza sembra un sedano, ma ha una stretta similitudine con il carciofo.



Esistono diverse varietà di cardo coltivate in Italia ed alcune di loro sono: il Cardo di Bologna, privo di spine, con costole piene, di media grossezza; il Cardo di Chieri, molto diffuso in Piemonte, di buona qualità, poco spinoso e facilmente conservabile; il Cardo di Tours, varietà pregiata ma poco diffusa perché spinosa; il Cardo gigante di Romagna, diffuso su tutta l’Emilia Romagna, mediamente concavo con spine.
Il cardo è ricco di acqua, fibre e sali minerali in modo particolare potassio e sodio ed è un alimento poco calorico, consigliato a chi ha deciso di intraprendere una dieta dimagrante.
Il cardo principalmente è in grado di proteggere e disintossicare il fegato, combattendo in modo molto efficace la formazione di epatiti e le infezioni in generale dell’apparato gastrointestinale.
Oltre a ciò, il cardo è capace di contrastare l’insorgenza dei radicali liberi, favorendo così la rigenerazione cellulare e quindi contrastando in tal modo l’invecchiamento ed è in grado di ridurre drasticamente i livelli ematici di trigliceridi e colesterolo; combatte la ritenzione idrica favorendo la diuresi e favorisce la digestione corretta.

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