Wereable e mobile health, la tecnologia al servizio della salute

di Redazione

La tecnologia ha già da tempo cambiato il nostro vivere quotidiano e sempre più sta modificando anche il nostro approccio alla salute e al benessere. Pensiamo ad esempio ai dispositivi wereable (indossabili) come il bracciale o lo smartwatch che misurano i parametri vitali durante l’allenamento sportivo, o a quei mobile health che tengono sotto controllo i valori cardiovascolari di un paziente inviandoli direttamente al medico curante.

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Da non dimenticare poi le ricette elettroniche o le cosiddette cartelle sanitarie online, il software farmacia pubblica ed ospedaliero per la gestione dei medicinali, i sistemi robotici impiegati per la fisioterapia (anche a distanza), o più in generale la telemedicina ed i sistemi operativi complessi come il robot DaVinci, che permette interventi chirurgici fino a poco tempo fa impossibili.

Ma senza andare troppo lontano o ai massimi sistemi va evidenziato come la salute stia divenendo sempre più sinonimo di stile di vita da perseguire quotidianamente, in prima persona, magari proprio attraverso l’impiego di semplici sistemi tecnologici. E’ un trend in crescita non solo tra i giovanissimi che vogliono mantenersi in forma ma anche tra le persone più mature che in questo modo cercano di tenere sotto controllo lo stato fisico. Tale tendenza è sicuramente facilitata dall’impiego di device indossabili ed app da scaricare sul telefonino.

Ne sono consapevoli le grandi aziende come la Afea, leader nella progettazione e fornitura di sistemi informativi integrati, ma anche i colossi della rete e del mobile come la AppleGoogle, che hanno scelto ed impostato già da tempo le loro strategie al riguardo.

Google ad esempio sta puntando su Google fit, capace di registrare in tempo reale parametri vitali e ogni attività fisica: da quanti passi si fanno in una giornata fino all’analisi dell’andatura di una corsa e le calorie bruciate; al contempo permette di stabilire obiettivi di allenamento e ricevere consigli per superarli: è integrabile per la raccolta dei dati con altrettante app che favoriscono la registrazione e la valutazione di altri fattori, come l’alimentazione, il peso, il sonno. Ovviamente l’utilità di Google fit non è limitata solo a chi fa sport: si tratta di uno strumento vantaggioso per tutti coloro che vogliono tenere sotto controllo il proprio stato di salute. Il tutto tramite un telefonino o un bracciale o orologio Android Wear.

Di contro la Apple propone App Salute, che aiuta a semplificare il rapporto medico-paziente proprio grazie all’utilizzo del digitale, inserirendo e/o registrando direttamente alcuni parametri vitali (dal battito cardiaco, alla pressione sanguigna, o la glicemia, tanto per fare degli esempi) affinché lo specialista medico li possa valutare in tempo reale e contemporaneamente possa prescrivere aggiustamenti della terapia o prenotare una visita.

Quale delle due strategie vincerà è presto per dirlo, ma di sicuro ne gioverà la salute di chi ha deciso di puntare ad uno stile di vita più sano, grazie all’ausilio della tecnologia. Anche quella semplice ed indossabile.

 

Foto: Afea

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